Quanto viene tassata la pensione? Ecco quanto ci perdi!

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 26/01/2022 13:25

Quando un cittadino smette di lavorare, a seguito della compilazione e della relativa trasmissione di un’apposita domanda presentata presso l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, egli potrà finalmente avere l’accesso all’assegno previdenziale relativo alla propria pensione.

A questo proposito, tuttavia, è necessario sottolineare che anche sulle pensioni, così come per quanto riguarda gli altri redditi dei contribuenti, vanno pagate delle imposte ed una serie di altre tasse.

Per questo motivo, dopo aver prestato effettivamente l’apposita richiesta di pensionamento, è poi lecito domandarsi le caratteristiche e il funzionamento alla base della tassazione degli assegni previdenziali, così da comprendere quanto si perde ogni anno.

In questo senso, all’interno del seguente articolo, saranno ripresi gli aspetti principali che caratterizzano la tassazione e le imposte che vengono applicate sulla tipologia di assegni previdenziali, così da offrire una panoramica generale di tutte le tasse che dovranno essere pagate quando si percepisce l’assegno della pensione.

Le caratteristiche generali della tassazione sulla pensione

Dunque, in linea generale, quando un cittadino che risiede entro i confini territoriali nazionali smette di lavorare e provvede alla presentazione della richiesta per poter accedere alla pensione di vecchiaia oppure ad una qualsiasi altra formula di pensionamento anticipato, egli si ritrova a dover affrontare anche un punto dolente, quello relativo alla tassazione.

Effettivamente, spesso i cittadini non sono a conoscenza del fatto che, nel momento in cui riceveranno la conferma da parte dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale in relazione alla domanda di pensionamento, verrà consegnato e trasmesso loro anche un vero e proprio prospetto di liquidazione del trattamento previdenziale.

In questo senso, la cifra che fa riferimento all’assegno previdenziale risulta essere sempre più elevata rispetto all’importo che sarà poi effettivamente percepito da parte del cittadino pensionato, già a partire dalla prima mensilità incassata.

Come funziona la tassazione e le imposte sulla pensione

Tale meccanismo si pone infatti alla base della tassazione e delle imposte che sono applicate alle prestazioni pensionistiche, così come avviene per qualsiasi altro reddito del cittadino. Si tratta, quindi, del riconoscimento di una serie di imposte sui redditiquali ad esempio Irpef e le relative addizionali.

In questo contesto, il ruolo dell’Istituto Nazionale Previdenza Sociale, quindi, non è soltanto quello di erogare i trattamenti e gli assegni previdenziali, ma funge da vero e proprio sostituto di imposta. Dunque, è proprio l’INPS a provvedere alla tassazione degli assegni direttamente in ciascun cedolino previdenziale che viene riconosciuto nei confronti di ogni pensionato con cadenza mensile.

Allo stesso tempo, quando si parla di tassazione della pensione, è necessario anche sottolineare che, così come vengono applicate delle trattenute sull’assegno, appunto relative all’imposta sui redditi, il pensionato avrà anche il diritto di accedere ad una serie di detrazioni sui redditi da pensione.

Come vengono applicate le tasse sulla pensione?

Come viene sottolineato anche all’interno dell’articolo di OrizzonteScuola.it dedicato proprio alle tasse sulla pensione, è necessario evidenziare che la pensione risulta essere quindi assoggettata all’imposta sul reddito delle persone fisiche, meglio nota sotto il nome di Irpef.

A questo proposito, tale tassa fa riferimento a tutti quei trattamenti di tipo previdenziali, dunque non assistenziale, che sono stati cumulati con altri redditi eventuali imponibili relativi al pensionato. L’unica eccezione è quella rappresentata dalle fasce di cittadini che rientrano nella cosiddetta no tax area.

Infine, è necessario anche precisare che nei casi in cui il cittadino pensionato risulta essere percettore anche di altri redditi imponibili, questo dovrà pagare ulteriori imposte in sede di presentazione della dichiarazione dei redditi.

Il calcolo dell’Irpef sulla pensione

In questo senso, è chiaro che l’Istituto Nazionale Previdenza Sociale va a trattenere mensilmente una serie di importi da ciascun assegno previdenziale un ammontare differente sulla base del corrispettivo che viene erogato attraverso la pensione stessa. 

Per quanto riguarda il caso specifico dei redditi da pensione, come riportato dall’articolo di PensioniOggi, l’imposta sarà applicata ad aliquote crescenti prendendo come riferimento quattro nuovi scaglioni Irpef, approvati con la nuova Legge di Bilancio 2022.

L’aliquota più bassa è quella pari al 23% che sarà applicata nei confronti di quei pensionati che hanno redditi fino a 15 mila euro, per poi passare alla percentuale del 25% per chi ha dei redditi compresi tra 15 mila e 28 mila euro.

Infine, le aliquote più elevate sono applicate nei confronti di quei pensionati che hanno redditi compresi nelle fasce tra 28 mila e 50 mila oppure che superano i 50 mila euro. In questi casi, saranno applicate rispettivamente le percentuali di aliquota Irpef di 35% e 43%.

 

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