Due emissioni da trading, di Telecom (€) e di Gaz Capital ($)

01/02/2016 08:00

Due emissioni da trading, di Telecom (€) e di Gaz Capital ($)

Cresce il numero di trader e di piccoli e medi investitori oggi più propensi a entrare sul fronte obbligazionario con operazioni di breve periodo, per due motivi: le incertezze dell’azionario (troppa volatilità!) e i rendimenti medi bassi dei portafogli “buy and hold” in bond.
L’alternativa è allora appunto quella di acquistare e vendere titoli di credito con una certa rapidità, supportati anche dal fatto che comunque – nel caso di un trading non redditizio in un breve arco di tempo – resta il paracadute della cedola. Si tratta quindi di una strategia poco stressante, adatta anche a chi ha scarso tempo o punta su operazioni dal non eccessivo rapporto rischio/rendimento.

Ecco allora due obbligazioni interessanti per tale tipo di operatività, la prima quotata sia su Borsa Italiana sia su EuroTlx e la seconda sul mercato “Otc”.

Telecom Italia al 7,75% con scadenza 2033 in euro

La doppia quotazione di questo titolo senior (con lotto 1000 euro / rating BB+ / Isin XS0161100515) può portare a qualche marginale inefficienza di prezzo, ma il Telecom ha un vantaggio rilevante: quello di una favorevole liquidità (oltre 1 miliardo di controvalore), grazie anche al fatto che è presente in molti portafogli degli istituzionali.

Inoltre è facile da “maneggiare” utilizzando per esempio due semplici medie mobili (a 10 e 50 sedute), con cui si registrano avvisi di “buy” e “sell” abbastanza puntuali.

Un “back test” conferma la soddisfacente precisione dello strumento, così come del Macd (convergenza/divergenza delle medie mobili), oscillatore assai utilizzato nell’analisi tecnica e presente anche sulla piattaforma di Borsa Italiana.
E’ indubbio che, nelle fasi di lateralità, si possono verificare momenti di qualche incertezza. Due livelli chiari di supporto e resistenza sono collocati rispettivamente, nella fase attuale, sui 128 e 133 euro, area entro la quale il bond si muove dallo scorso autunno, salvo un veloce superamento a dicembre.

Al presente il titolo quota sui 129, dopo aver testato per alcune sedute il supporto dei 128.

Le correlazioni e la valutazione

Analizziamo ora le connessioni: modesta quella con il Btp su equivalente scadenza (5,75% - 2033), con un divario di trend da luglio 2015: decisamente rialzista quello del titolo di Stato e tendenzialmente ribassista per il Telecom.
Sull’arco di un anno si verifica invece un certo legame con l’azione Telecom Italia, sebbene – logicamente – con minore volatilità del bond. Una qualche correlazione si ritrova invece con l’obbligazione PSA (Peugeot/Citroën) 6% 2033; lo “spread” medio di prezzo è di 20 punti percentuali a favore del Telecom, che tende però a manifestare maggiore volatilità nei momenti di tensione dei mercati.

In sintesi: il titolo è adatto per chi vuole fare trading e può essere acquistato con qualsiasi piattaforma.

Come operatività è consigliabile monitorare quota 128 €, decisiva per il proseguimento del trend nel breve periodo. Il rateo è attualmente molto basso, poiché lo stacco cedola è avvenuto il 24 gennaio.

Gaz Capital all’8,625% con scadenza 2034 in dollari

E’ quotato su molte Borse europee, da Francoforte al Lussemburgo, per citarne solo due, ma in Italia è acquistabile – salvo nel caso di piattaforme abilitate alla Bourse de Luxembourg – utilizzando prevalentemente il canale “Otc”.

Si tratta di un titolo (con lotto 10.000 $ / rating Baa3 di Moody’s / Isin XS0191754729) molto liquido, grazie a una capitalizzazione di 1,2 miliardi di dollari. E’ emesso da una subsidiary della russa Gazprom, appunto Gaz Capital, attiva in campo finanziario per conto della capogruppo, maggiore gruppo petrolifero moscovita.
Il bond quota ora sui 111 $, con un rendimento a scadenza del 7,5%, ed evidenzia un’elevata volatilità, poiché condizionato da diversi fattori: le quotazioni del greggio, l’appartenenza all’area russa e una rilevante esposizione debitoria dell’emittente.

L’utilizzo in questo caso di medie mobili (a 10 e 50 sedute) per valutare punti di entrata e uscita è meno preciso rispetto ad altri casi, proprio per l’erraticità dell’obbligazione, passata nell’ultimo anno da un minimo di 96 a un massimo di 118 $, con trend poco regolari.

Consigliabile quindi spostare la media mobile maggiore a 100 sedute, scelta grazie alla quale si ha una migliore esattezza di segnali. Una fascia media di quotazione può essere individuata fra 108 e 112 $. Attualmente si è quasi al limite di quest’ultima.

Le correlazioni e la valutazione

Un rapporto di movimento con il titolo Gazprom ADR (certificato quotato a Wall Street e che è la trasposizione dell’azione presente alla Borsa di Mosca) è quasi inesistente e non si hanno perciò indicazioni interessanti dal confronto.

Un’altra società russa del settore energetico, Rosneft, dispone solo di titoli molto meno lunghi come scadenza. Ne consegue che la valutazione delle fluttuazioni del bond Gaz Capital non trova agevoli riscontri in altri strumenti e nemmeno nella quotazione del greggio.

In sintesi: se il prezzo del petrolio tornasse a salire e Mosca non fosse più penalizzata dalle sanzioni commerciali dell’Occidente, il titolo avrebbe spazio per una crescita rilevante, superando anche i 120 $.

La volatilità degli ultimi mesi non porta a far ben sperare su un rimbalzo oltre i 116 $. Attenzione poi alla variabile valutaria €/$, che può penalizzare in presenza di movimenti poco accentuati della quotazione del bond. Un buon livello di entrata si può identificare sui 107/108 $.
L’attuale rateo è di circa il 50% della cedola in pagamento il 28/4, con frequenza semestrale.

Fonte: News Trend Online

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