Terzo Hindenburg Omen a Wall Street: c'è motivo per temere?

22/11/2021 13:24

Terzo Hindenburg Omen a Wall Street: c'è motivo per temere?

Questa settimana sarà caratterizzata dal Thanksgiving. Nel 2021 senza dubbio gli investitori hanno di che essere veramente grati ai mercati azionari, che staccano una performance media superiore al 22% su scala globale, senza considerare peraltro i dividendi.

La recrudescenza pandemica nel Vecchio Continente, e la discussione sul tavolo circa un’accelerazione del ritmo del tapering negli Stati Uniti; sono gli elementi che catalizzano questa seconda settimana di consolidamento dei mercati azionari.

Sul piano tecnico a Wall Street si registra venerdì il terzo Hindenburg Omen consecutivo: abbiamo visto nell’ultimo Rapporto Giornaliero quali siano gli effetti di questo setup dal nome inquietante, e le condizioni affinché si traduca in concreta minaccia per gli investitori.

Sul piano stagionale era attesa una pausa nel processo di crescita nella seconda decade di questo mese.
Ciò non ha impedito allo S&P di mettere a ruolino un nuovo massimo storico, per la 66esima volta quest’anno: siamo in scia al record del 1995; per il cui eclissamento sarebbero prescritti 11 nuovi record nelle prossime sei settimane. Ce la possiamo fare a riscrivere la storia delle borse.

L’economia aiuta.

Il rallentamento macro sta per essere archiviato. Negli USA sorprendono in positivo le vendite al dettaglio, il tasso di utilizzo della capacità produttiva, la produzione industriale e le richieste iniziali di sussidi di disoccupazione. Il settore immobiliare è risultato in affanno di recente, ma la fiducia dei costruttori edili fa ben sperare; ed infatti l’indice di settore ha appena sperimentato una vistosa rottura rialzista.

Ciò deve aver spinto Goldman Sachs a rivedere verso l’alto gli obiettivi per il prossimo anno.

Dopo aver centrato la previsione per il 2021 con alcune settimane di anticipo, la banca d’investimento americana profetizza da qui a dodici mesi uno S&P a 5100 punti: una performance, prossima al 10%, forse non esaltante ma giudicata abbondantemente superiore ai ritorni negativi attesi in termini reali per il reddito fisso; governativo e corporate.

Questa settimana sarà caratterizzata dalla settimana del Thanksgiving.
Nel 2021 senza dubbio gli investitori hanno di che essere veramente grati ai mercati azionari, che staccano una performance media superiore al 22% su scala globale, senza considerare peraltro i dividendi. Nel rapporto di oggi ci siamo soffermati sulla tendenza più probabile nelle prossime due settimane, alla luce di questo appuntamento.

Autore: Gaetano Evangelista Fonte: News Trend Online

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