Il settore Living a livello globale si appresta a raggiungere 1,4 trilioni di dollari di investimenti entro il 2030, spinto dalla crescente domanda abitativa urbana, dalla trasformazione dei bisogni sociali e da un'offerta ancora insufficiente.
È quanto emerge dalla ricerca "Global Living Investment Universe" di JLL, che identifica l'Europa come l'area di maggiore crescita, includendo 11 tra i 15 mercati più attrattivi a livello mondiale. Anche l'Italia si sta allineando a questo trend, con un'evoluzione del mercato residenziale che guarda con sempre maggiore attenzione a segmenti specifici come il Purpose-Built Student Accommodation (PBSA) e l'Healthcare. Nel 2024, gli investimenti nel Living & Healthcare in Italia hanno superato gli 800 milioni di euro.
"Il mercato italiano del PBSA si sta rivelando un'opportunità di investimento particolarmente interessante, come dimostrano le operazioni già concluse e le numerose trattative in corso. Gli investitori sono attratti dalla crescente domanda di alloggi per studenti, dai rendimenti potenziali, dall'aumento dei canoni di locazione e dalla scarsità di soluzioni abitative adeguate. Queste condizioni contribuiscono a rendere il PBSA, che nel 2024 ha rappresentato circa il 40% dei volumi totali del living (escluso healthcare), un investimento resiliente e scalabile," commenta Sara Pesino, Head of Living Capital Markets di JLL Italia.
"Parallelamente, il settore Healthcare si conferma un altro segmento in forte espansione, con l'arrivo di nuovo capitale internazionale specializzato. Anche gli investitori domestici mostrano un interesse crescente, attratti da rendimenti solidi e dalla qualità dei prodotti oggi disponibili sul mercato. Si registra, inoltre, un forte interesse per la riconversione di edifici esistenti a uso residenziale, soprattutto nel segmento Build-to-Sell (BTS). In questo contesto, i prodotti BTS, in particolare i terreni con permessi di costruzione già approvati, sono diventati molto richiesti e rimangono particolarmente liquidi sul mercato," prosegue Sara Pesino.
Milano rimane il mercato di primaria rilevanza, ma le recenti incertezze legate alle questioni urbanistiche stanno spingendo operatori e investitori a valutare opportunità in altre città come Roma, Bologna, Torino e Firenze, dove la domanda di nuove abitazioni genera comunque ritorni interessanti. A Roma, in particolare, si prevede un incremento dei canoni di locazione, in parte legato all'aumento della domanda di alloggi per il Giubileo 2025.
A livello europeo, il settore Living è passato dal rappresentare il 17% degli investimenti immobiliari nel 2014 al 26% nel 2024, con previsioni di superare il 33% entro i prossimi cinque anni. Il multifamily resta il segmento dominante, ma si attende anche in Europa una crescita significativa per PBSA, senior housing e social housing.
La ricerca evidenzia che nei prossimi dieci anni in Europa saranno necessari oltre 16 milioni di nuove abitazioni urbane, mentre lo stock attualmente detenuto da investitori copre solo il 4% del fabbisogno previsto, un divario che apre ampie prospettive di crescita per il settore.