Kering: utile netto I sem crolla del 46%, ricavi -16%

30/07/2025 10:00

Kering: utile netto I sem crolla del 46%, ricavi -16%

Il gruppo del lusso Kering nel primo semestre 2025 ha visto un crollo del 46% dell'utile netto a 474 milioni di euro. I ricavi sono stati pari a 7,6 miliardi, in calo del 16%. Nel secondo trimestre del 2025, i ricavi si sono attestati a 3,7 miliardi, in diminuzione del 18%. Le vendite attraverso la rete retail diretta sono diminuite del 16%. Le tendenze in Nord America (-10%) e Asia-Pacifico (-19%) sono migliorate rispetto al primo trimestre, mentre l'Europa occidentale (-17%) e il Giappone (-29%) hanno registrato un rallentamento, “principalmente a causa di un forte calo del turismo”, sottolinea la società in una nota. I ricavi da vendite all'ingrosso e altre attivita' sono diminuiti del 12%. Il margine operativo corrente è sceso al 12,8%, rispetto al 17,5% dello stesso periodo dell'anno precedente.

La sfida principale per Kering è rilanciare le vendite di Gucci, il suo marchio italiano di punta che da solo rappresenta quasi il 50% del fatturato del gruppo e due terzi della redditività operativa: le vendite di Gucci sono diminuite del 26% nel semestre, a 3 miliardi, contro oltre 4 miliardi un anno prima. Nel secondo trimestre, Gucci ha registrato un calo del 27% delle vendite, fermandosi a 1,46 miliardi di euro.

Anche gli altri marchi del gruppo non sono riusciti a compensare: le vendite di Yves Saint Laurent sono scese dell'11% a 1,29 miliardi, mentre la divisione 'altre maison' (che comprende Balenciaga) ha perso il 15%, fermandosi a 1,46 miliardi di euro. Solo il marchio di borse Bottega Veneta ha mostrato un leggero aumento dell'1%, raggiungendo 846 milioni, insieme alla divisione Kering Eyewear, che ha segnato un +2% a 1 miliardo.

Il free cash flow operativo del Gruppo è stato pari a 2,4 miliardi, inclusi 1,3 miliardi derivanti da cessioni immobiliari. Al 30 giugno 2025, l'indebitamento netto di Kering ammontava a 9,5 miliardi. “Anche se i risultati pubblicati sono ancora ben al di sotto del nostro potenziale, siamo convinti che gli sforzi compiuti negli ultimi due anni abbiano permesso di gettare basi solide per le prossime fasi di sviluppo di Kering”, ha dichiarato in una nota l'amministratore delegato Francois-Henri Pinault. Punto centrale della riorganizzazione avviata da mesi per rilanciare il marchio e il gruppo, Kering ha annunciato a metà giugno l'arrivo di Luca de Meo, ex Ceo del costruttore automobilistico Renault, in una nuova posizione creata ad hoc di direttore generale accanto all'attuale Ceo Pinault, che manterrà la presidenza del gruppo. De Meo assumerà le sue funzioni il 15 settembre. Il gruppo riconosce di continuare ad affrontare un “contesto economico e geopolitico incerto', ma afferma la propria volontà di intraprendere una traiettoria di crescita redditizia e duratura”.

È online il nuovo numero di REview. Questa settimana:  Blackstone: AUM a 1,21 trilioni e utile record nel Q2 2025;

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