Lombardini22 si sta occupando della rigenerazione dell'ex caserma Lesa di Basiliano, in provincia di Udine, un progetto co-finanziato da fondi pubblici. L'area dell'ex caserma verrà trasformata nella nuova sede amministrativa di ICOP S.p.A. Società Benefit, società di ingegneria del sottosuolo, che è tra i principali operatori europei in ambito fondazioni speciali e microtunnelling. Il progetto prevede una molteplicità di servizi per garantire un livello di benessere aziendale, la realizzazione di un parco privato a uso pubblico a servizio della comunità e si inserisce in un'opera di valorizzazione del territorio, attraverso percorsi artistici, sensoriali e didattici.
Secondo i dati più recenti dell'Agenzia del Demanio (2015), in Italia si contano circa 1.500 caserme dismesse, la cui trasformazione rappresenta un'importante opportunità di sviluppo all'insegna della sostenibilità, della cultura e dell'innovazione. In questo contesto, Lombardini22, grazie al suo approccio multidisciplinare, integra arte, neuroscienze e inclusività sociale, e si pone l'obiettivo di rigenerare questi spazi degradati, restituendoli alla comunità con nuove funzioni e significati. La riqualificazione di un'ex caserma militare diventa inoltre un'occasione strategica per ICOP, che attraverso un progetto basato sui criteri ESG mira a ridefinire la propria identità aziendale, posizionandosi come promotore di uno sviluppo sostenibile e inclusivo. Questa iniziativa si configura come un manifesto di rigenerazione urbana, capace di creare un impatto positivo dal punto di vista ambientale, sociale ed economico, e di stimolare nuove idee per il futuro.
Il progetto dei nuovi uffici ICOP segue i principi ESG attraverso la valorizzazione del patrimonio esistente, escludendo la realizzazione di nuovi manufatti. L'intervento mira a liberare l'area dai volumi inutilizzati, aumentando la permeabilità del suolo e lo spazio aperto, arricchito da ampie superfici verdi per favorire la biodiversità. La sostenibilità ambientale si riflette anche nell'uso di energie rinnovabili grazie all'installazione di pannelli solari termici e fotovoltaici su coperture e parcheggi, e ancora nella raccolta delle acque piovane riutilizzate per l'irrigazione. La mobilità sicura è uno degli aspetti chiave della progettazione che propone la separazione netta tra il traffico pesante e quello leggero: due accessi distinti garantiscono maggiore sicurezza e una migliore fruibilità dell'area. I parcheggi coperti, dotati di colonnine di ricarica elettrica, favoriscono una mobilità più sostenibile. Il benessere aziendale è al centro del progetto con spazi pensati per migliorare la qualità della vita lavorativa, tra cui una mensa arricchita da un giardino sensoriale che promuove un'alimentazione sana e biologica, aree social e food per favorire la condivisione, un'area fitness, un campo sportivo e meeting point all'aperto. Gli uffici sono stati pensati per avere diversi livelli di privacy: si passa da ambienti one to one a spazi flessibili e multifunzionali. Il valore aggiunto è il dialogo con il verde: le facciate degli uffici sono rivolte verso il parco creando una forte connessione con la natura. Il sito ospita anche un asilo-scuola rafforzando il legame con la comunità e rispondendo alle esigenze sempre più attuali del work-life balance.
Lombardini22 si sta occupando anche della rigenerazione del parco annesso sviluppando un progetto denominato Il Giardino delle Macchine con l'obiettivo di farlo diventare un parco artistico-culturale che ospiterà opere d'arte e percorsi sensoriali a servizio della comunità. L'area sarà accessibile al pubblico e offrirà spazi dedicati a eventi, installazioni artistiche e attività educative per scuole e giovani artisti. Il Giardino delle Macchine sarà un luogo di permanenza, studio, sport e socialità che intende promuovere percorsi di cittadinanza attiva volti a valorizzare la cultura d'impresa attraverso arte, promozione culturale e didattica.
Il parco artistico si svilupperà su tre livelli: convenzione con gallerie d'arte che mettono a disposizione le loro opere con attenzione particolare agli artisti emergenti; inclusività e didattica con forte coinvolgimento delle scuole locali per avvicinare i giovani all'arte; spazio per eventi culturali e sociali con un'arena naturale capace di ospitare spettacoli, conferenze e laboratori.
La chiave di lettura del progetto è il Tempo.
L'intervento si basa sulla conservazione della memoria del luogo espressa in egual misura attraverso i due interventi distinti ma complementari. Da un lato la riqualificazione degli immobili esistenti preserva e rinnova il patrimonio architettonico; dall'altro il Giardino delle Macchine diventa uno spazio espositivo in cui percorsi artistici valorizzano l'area riecheggiando l'epoca industriale con il recupero di macchine storiche. La memoria si traduce così in un'esperienza culturale che unisce l'arte territoriale grazie alla collaborazione con la galleria Copetti Antiquari e l'arte del futuro coinvolgendo giovani artisti emergenti in esposizioni ed eventi. Inoltre un'illuminazione puntuale è stata studiata per esaltare sia le opere artistiche che le macchine storiche sottolineando il legame tra passato e innovazione.
Un elemento distintivo nel progetto del Giardino delle Macchine è l'integrazione delle neuroscienze nella progettazione degli spazi dedicati ad attività didattiche. L'uso dei colori e delle forme architettoniche è stato studiato per favorire il benessere psicologico e cognitivo dei visitatori rendendo il parco un ambiente stimolante e accessibile a tutti. Nel progetto sono stati inseriti tre padiglioni esperienziali mediante il recupero di container navali. La scelta dell'utilizzo dei container è dettata da temi ambientali e di riutilizzo delle risorse esistenti nonché dalla flessibilità del "contenitore" stesso che potrà ospitare diversi contenuti.
La strutturazione delle attività didattiche si rivolgerà a molteplici target per diversi obiettivi di apprendimento ed esperienza. Il filo che lega le attività proposte sarà il tempo. Lo scopo didattico è quello di rendere i visitatori coscienti dei processi cognitivi responsabili della percezione del tempo percepito in modo diverso da bambini giovani anziani e persone con esigenze di accessibilità. Ogni padiglione ospiterà un esperimento diverso riguardo alla percezione del tempo nelle sue tre dimensioni: passato presente futuro.
È stata progettata un'arena naturale per ospitare eventi artistico-culturali con una capienza di circa 150 persone. Al centro dello spazio verrà posizionata un'opera che funge da quinta scenica creando un connubio tra arte e ambiente. Inoltre le opere temporanee dei giovani artisti incluse quelle in formato digitale troveranno spazio nei padiglioni presenti all'interno del parco arricchendo ulteriormente l'esperienza culturale offerta.
All'interno del parco è stato previsto un sistema di segnaletica orientativa sviluppato secondo gli Standard di Inclusività progettato per integrarsi con armonia nell'ambiente circostante. L'obiettivo è garantire accessibilità universale ampliando il bacino di utenti senza distinzione di lingua cultura genere o altre caratteristiche.
Il sistema di orientamento è basato sui sette principi dell'Universal Design articolandosi in due tipologie principali: segnaletica orientativa che facilita la navigazione degli spazi; segnaletica identificativa che consente il riconoscimento immediato dei luoghi e delle funzioni specifiche.
L'iniziativa ha un duplice obiettivo: generare benessere aziendale attraverso la progettazione dei nuovi uffici ICOP; promuovere la cultura con la realizzazione del Giardino delle Macchine. Il progetto che completerà i lavori alla fine del 2026 si inserisce con armonia in un tessuto urbano dalla forte identità storica e sociale. Con interventi come questo Lombardini22 dimostra come il recupero delle ex caserme possa trasformarsi in opportunità per le città convertendo spazi abbandonati in luoghi di aggregazione cultura innovazione.