Torre Velasca si apre alla città con un concerto-evento diretto dal Maestro Enrico Melozzi nella rinnovata piazza.
Giovedì 15 maggio alle ore 19.00 si è tenuto "Velasca Vertigo": un concerto sinfonico a cielo aperto organizzato da Hines, ideato e diretto dal Maestro Enrico Melozzi, per celebrare il restauro di uno dei luoghi iconici di Milano.
Dopo un'importante opera di restauro sviluppata da Hines, società globale di investimento, sviluppo e gestione immobiliare, Torre Velasca viene restituita a Milano con il concerto "Velasca Vertigo", un evento alla scoperta dell'identità rinnovata e dello spirito contemporaneo della Torre.
Con il completamento del progetto, la Torre si riconnette al tessuto urbano, riscoprendo e valorizzando la propria piazza, che torna a essere protagonista della vita cittadina. Completamente pedonalizzata e ripensata in chiave contemporanea, la piazza si trasforma in uno spazio accessibile, vivo e aperto all'incontro: un luogo che ritrova centralità nel cuore del centro storico. Aree verdi con ulivi e magnolie, nuovi arredi urbani e spazi di aggregazione ne fanno una vera destinazione, pronta ad accogliere cittadini e visitatori.
Ad inaugurare la restaurata Torre e l'omonima piazza si è tenuto il simbolico taglio del nastro a cui è seguito "Velasca Vertigo", un concerto musicale inedito ideato dal Maestro Enrico Melozzi, alla presenza di Giuseppe Sala - Sindaco di Milano, Mario Abbadessa - senior managing director, head of transactions Europe & country head di Hines Italy, Paolo Asti - Studio Asti Architetti e Alessandro Spada - Presidente Assolombarda.
Accompagnato dall'Orchestra Notturna Clandestina di oltre 65 elementi e dai solisti Giuseppe Andaloro, al pianoforte, e Mariam Battistelli, soprano, il Maestro Melozzi ha guidato il pubblico in un'esperienza immersiva che unisce il grande repertorio classico a suggestioni sinfoniche contemporanee.
Così come Torre Velasca non è solo un'opera da ammirare con lo sguardo, ma anche da "ascoltare", "Velasca Vertigo" è molto più di un concerto: un viaggio con un ritmo incessante attraverso la dimensione verticale della Torre che svetta sulla piazza e dialoga idealmente con la città grazie alle note che si innalzano, tra contrasti ed evocazioni.
La sua architettura imponente, irregolare e simbolica ha profondamente ispirato il programma musicale, con capolavori appartenenti ad un patrimonio culturale condiviso, riconoscibile e memorabile, scelti per entrare in risonanza con le forme e le suggestioni della Torre: dall'apertura con le atmosfere "vertiginose" alla Hitchcock fino all'habanera di Bizet, passando per vortici sinfonici e slanci lirici. Il filo conduttore è il cambiamento continuo: la musica si evolve, si espande, si innalza, in una narrazione fatta di suoni, archi e respiri, che riflette l'anima della Torre e della sua piazza e il suo invito a lasciarsi sorprendere da prospettive inedite e orizzonti futuri.
Mario Abbadessa: "Torre Velasca ha ritrovato il suo splendore architettonico e oggi torna a dialogare con la città attraverso la capacità visionaria ed emozionante della musica, per rafforzarne il senso di appartenenza e valore culturale. L'esperienza collettiva del concerto 'Velasca Vertigo' veicola simbolicamente la visione che ha guidato il nostro progetto di rigenerazione sostenibile: apertura e connessione della Torre che, attraverso la sua piazza, diventa una nuova destinazione a livello internazionale da vivere come spazio di condivisione e di scambio sociale".
Il programma musicale ha incluso opere di Bernard Herrmann ("Vertigo"), George Gershwin ("Rhapsody in Blue"), Maurice Ravel ("Bolero") e Georges Bizet ("Habanera" da Carmen), eseguite dall'Orchestra Notturna Clandestina sotto la direzione del Maestro Enrico Melozzi.