Asia-Pacific contrastata ma il Nikkei 225 guadagna il 2,20%

05/06/2023 08:40

Asia-Pacific contrastata ma il Nikkei 225 guadagna il 2,20%

Dopo una chiusura d'ottava in deciso recupero per Wall Street (migliore dei tre principali indici newyorkesi il Dow Jones Industrial Average, apprezzatosi del 2,12% venerdì), con l'inizio della nuova settimana sui mercati asiatici la tendenza in positivo è stata in parte confermata ma alla fine si è rivelata maggiormente contrastata.
Tra il rally del settore tecnologico (sei ottave consecutive in crescita: non succedeva dal gennaio 2020) e l'accordo sull'innalzamento del tetto del debito Usa, i riflettori si spostano ora sul meeting del Federal Open Market Committee (Fomc) di settimana prossima. I dati macroeconomici Usa pubblicati venerdì hanno evidenziato una crescita dei nuovi posti di lavoro ma anche un rallentamento dell'aumento dei salari e un progresso della disoccupazione.

L'economia a stelle e strisce rimane solida ma la pressione al rialzo sull'inflazione potrebbe indebolirsi, riducendo la necessità per la Federal Reserve (Fed) di proseguire con la stretta monetaria. Da segnalare il crollo del settore immobiliare a Hong Kong. Si tratta di una correzione del rally innescato in precedenza da speculazioni su nuovi stimoli per rilanciare il mattone cinese.
E il clima contrastato per la regione viene confermato da un indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso, intorno alla parità.

Sul fronte valutario il Dollar Index Spot, paniere che monitora la divisa americana nei confronti delle altre dieci principali monete, è in rialzo di circa lo 0,20% a fronte di uno yen in declino intorno allo 0,30% sul biglietto verde.

A Tokyo il Nikkei 225 guadagna un netto 2,20% (ha fatto peggio l'indice più ampio Topix, apprezzatosi comunque dell'1,70%). Sul fronte macroeconomico, il Purchasing Manufacturers' Index (Pmi) dei servizi del Giappone, stilato da S&P Global in collaborazione con Jibun Bank, è salito in maggio a 55,9 punti dai 55,4 punti di aprile, confermandosi per il nono mese consecutivo sopra la soglia di 50 punti che separa espansione da contrazione.
Il dato è comunque peggiore rispetto ai 56,3 punti della lettura preliminare diffusa lo scorso mese. Il Pmi Composite, che combina l'indice dei servizi con quello del manifatturiero, è invece cresciuto a 54,3 punti dai 52,9 punti di marzo e aprile, sotto ai 54,9 punti del dato flash.

Recupero per il Caixin Purchasing Manufacturers' Index (Pmi) nel settore dei servizi della Cina.

In maggio l'indice è infatti salito a 57,1 punti dai 56,4 punti di aprile, in linea con il consensus. Il Caixin Pmi Composite, che raggruppa manifatturiero e servizi, è invece cresciuto a 55,6 punti dai 53,6 punti precedenti. Contrastate le piazze cinesi. A meno di un'ora dal termine delle contrattazioni lo Shanghai Composite guadagna circa lo 0,10% contro ribassi intorno allo 0,40% e allo 0,10% rispettivamente per Shanghai Shenzhen Csi 300 e Shenzhen Composite.
In positivo Hong Kong: l'Hang Seng è infatti in crescita di circa lo 0,70% (fa peggio l'Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell'ex colonia britannica per la Corporate China, comunque con un progresso intorno allo 0,30%). Mentre a Seoul è di circa lo 0,50% l'apprezzamento del Kospi, a Sydney è stata dell'1,00% l'espansione dell'S&P/ASX 200 in chiusura.

RR - www.ftaonline.com

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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