Asia-Pacific in negativo. A Tokyo Nikkei 225 perde lo 0,92%

20/10/2022 08:31

Asia-Pacific in negativo. A Tokyo Nikkei 225 perde lo 0,92%

Dopo una seduta in negativo per Wall Street (peggiore dei tre principali indici newyorkesi il Nasdaq Composite, deprezzatosi dello 0,85% mercoledì), la tendenza ribassista è stata confermata alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici. I riflettori restano puntati sulle trimestrali della Corporate America ma i risultati non si sono rivelati le indicazioni rialziste sperate.
Non sempre per lo meno. A fronte del rimbalzo del 13,09% di Netflix (e del rally del 4,97% di United Airlines) sono state registrate significative perdite a Wall Street da colossi come Home Depot e Dow Inc. e più in generale dall'healthcare, in scia alla trimestrale di Abbott Laboratories. E gli investitori sono tornati a rivolgersi verso l'obbligazionario, con il rendimento dei Treasury decennali salito al 4,13% sui massimi dal giugno 2008.

Fattore rialzista, il cui effetto si è sentito soprattutto sullo yuan, sono state invece le indiscrezioni di Bloomberg secondo cui Pechino starebbe valutando di ridurre da 10 a 7 giorni il periodo di quarantena per i contagiati da Covid-19. Il clima negativo è comunque confermato dalla flessione intorno allo 0,90% dell'indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso.

Sul fronte valutario il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa americana nei confronti delle altre dieci principali monete, è invariato a fronte di uno yen poco mosso sul biglietto verde.

A Tokyo il Nikkei 225 perde lo 0,92% (fa meglio l'indice più ampio Topix, deprezzatosi comunque dello 0,51%). Sul fronte macroeconomico, in settembre le esportazioni dal Giappone sono balzate del 28,9% annuo, in accelerazione rispetto al 22,0% della lettura finale di agosto e sopra al 27,1% del consensus di FactSet.
Il dato segna la diciannovesima espansione consecutiva per l'export del Sol Levante. Le importazioni sono invece cresciute del 45,9% annuo, contro il 49,9% precedente e il 45,0% atteso. Il risultato è stato un deficit della bilancia commerciale calato a 2.094 miliardi di yen (14,3 miliardi di euro) dai 2.820 miliardi (19,2 miliardi di euro) precedenti, contro i 2.167 miliardi (14,8 miliardi di euro) del consensus.

Si tratta del quattordicesimo mese consecutivo in deficit per la bilancia commerciale del Giappone.

Come previsto la People's Bank of China (PboC) ha lasciato invariato al 3,65% il loan prime rate annuale, dopo averlo abbassato di 5 punti base in agosto e prima ancora di 10 punti base nel gennaio 2021 e di 5 punti base in dicembre (in precedenza lo aveva lasciato invariato per diciannove meeting consecutivi).
Invariato anche al 4,30% il loan prime rate a cinque anni. Tutte in negativo le piazze cinesi. A meno di un'ora dal termine delle contrattazioni Shanghai Composite e Shanghai Shenzhen Csi 300 perdono circa lo 0,20% e lo 0,40% rispettivamente, contro il declino intorno allo 0,30% dello Shenzhen Composite.

Molto male Hong Kong: l'Hang Seng segna infatti una contrazione di circa l'1,80% (fa anche peggio l'Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell'ex colonia britannica per la Corporate China, con un ribasso intorno al 2%). Flessione intorno allo 0,90% per il Kospi di Seoul, mentre a Sydney è stata dell'1,02% la perdita dell'S&P/ASX 200 in chiusura.

RR - www.ftaonline.com

Fonte News

 

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