Asia-Pacific in positivo. Nikkei 225 in progresso dell'1,33%

29/03/2023 08:40

Asia-Pacific in positivo. Nikkei 225 in progresso dell'1,33%

Dopo una seduta in negativo per Wall Street (peggiore dei tre principali indici newyorkesi il Nasdaq Composite, deprezzatosi dello 0,45% martedì), la tendenza ha invece virato in positivo alla riapertura degli scambi sui mercati asiatici. La crisi del settore bancario rimane sullo sfondo e per quanto i timori degli investitori non siano del tutto svaniti la volatilità non sembra guidare i listini asiatici.
Protagonista di giornata è Alibaba Group Holding, che rimbalza anche sulla piazza di Hong Kong dopo il rally del 14,26% registrato martedì a Wall Street. Il colosso cinese dell'e-commerce ha annunciato lo split in sei distinte società, con distinti chief executive e board e la possibilità di quotarsi in Borsa.

Anche se la transizione segna la fine di un gigante tecnologico senza pari, da molti l'annuncio è stato letto come il ritorno di Pechino al sostegno del settore privato. Fattore cruciale per spingere la ripresa economica e garantire la creazione di posti di lavoro in Cina. Mentre il greggio si muove sui massimi delle ultime due settimane, il clima positivo viene confermato dal progresso intorno allo 0,90% dell'indice Msci Asia-Pacific, Giappone escluso.

Sul fronte valutario il Bloomberg Dollar Spot Index, paniere che monitora la divisa americana nei confronti delle altre dieci principali monete, è in progresso di circa lo 0,30% a fronte di un netto declino intorno allo 0,80% per lo yen sul biglietto verde.

A Tokyo il Nikkei 225 guadagna l'1,33% (fa anche meglio l'indice più ampio Topix, apprezzatosi dell'1,46%). Tra i singoli titoli da segnalare il rally del 6,17% di SoftBank Group. La conglomerata tecnologica nipponica negli ultimi anni aveva visto il suo destino legato significativamente a quello di Alibaba, di cui rimane uno dei maggiori azionisti.
In dicembre aveva ridotto la sua partecipazione nel capitale del gruppo cinese dal 23,7% al 13,5% ma la quota è ancora significativa. E l'annuncio dello split di Alibaba anche per SoftBank segna la fine di una fase di stretta imposta dai regolatori di Pechino sul suo settore tecnologico (sembra che lo stesso fondatore Jack Ma sia oggi parte del processo), che a lungo ha influito sulla sua performance a Tokyo.

Nonostante lo slancio regalato da Alibaba, le piazze cinesi rimangono tuttavia contrastate.

A meno di un'ora dal termine delle contrattazioni lo Shanghai Composite si muove appena sotto la parità, contro rialzi intorno allo 0,30% e allo 0,10% rispettivamente per Shanghai Shenzhen Csi 300 e Shenzhen Composite. Molto migliore è invece ovviamente la giornata di Hong Kong: l'Hang Seng è infatti in rialzo di circa l'1,70% (e fa anche meglio l'Hang Seng China Enterprises Index, sottoindice di riferimento nell'ex colonia britannica per la Corporate China, con un progresso intorno al 2%).

Guadagno di circa lo 0,30% per il Kospi di Seoul, mentre a Sydney è stato dello 0,23% l'apprezzamento dell'S&P/ASX 200 in chiusura. In febbraio il tasso d'inflazione è sceso in Australia al 6,8% annuo dal 7,4% di gennaio (8,4% in dicembre, quando si era attestato sui massimi storici). Il dato si confronta con il 7,1% atteso dagli economisti.
L'indice della fiducia dei consumatori della Corea del Sud è invece cresciuto in marzo a 92,0 punti dai 90,2 punti di febbraio (90,7 punti in gennaio). L'indice resta comunque per il decimo mese consecutivo sotto quota 100 punti (che separa la prevalenza di ottimisti da quella di pessimisti), dopo una striscia positiva durata quindici mesi.

RR - www.ftaonline.com

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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