L'UE intende aumentare la resilienza delle banche che operano nell'Unione e rafforzare la loro vigilanza e gestione dei rischi completando l'attuazione delle riforme normative di Basilea III concordate a livello mondiale.
I negoziatori della presidenza del Consiglio e del Parlamento europeo hanno raggiunto il 27 giugno 2023 un accordo provvisorio sulle modifiche del regolamento sui requisiti patrimoniali e della direttiva sui requisiti patrimoniali.
Elisabeth Svantesson, ministra svedese delle Finanze, ha commentato: "Dopo intensi negoziati abbiamo raggiunto un accordo su norme aggiornate che, a nostro avviso, aumenteranno la forza e la resilienza delle banche che operano nell'Unione.
Si tratta di un importante passo avanti che contribuirà a garantire che le banche europee possano continuare a operare anche alla luce di shock esterni, crisi o catastrofi.
La rapida attuazione delle norme globali costituisce un segnale importante anche per i nostri partner internazionali e per il proseguimento dell'impegno dell'UE a favore della cooperazione internazionale e del multilateralismo.
Niklas Wykman, ministro svedese dei Mercati finanziari, ha aggiunto: "L'accordo odierno segna il culmine di un lungo processo di riforma delle norme bancarie dell'UE a seguito della crisi finanziaria.
Rendendo il settore bancario più resiliente, le nuove norme aiuteranno l'UE a continuare a fronteggiare sfide quali la COVID-19 e l'impatto economico della guerra in Ucraina.
Le norme sosterranno inoltre le transizioni verde e digitale grazie a un settore bancario forte in grado di fornire finanziamenti all'economia reale, alle famiglie e ai cittadini.
Nell'ambito dell'accordo provvisorio, i negoziatori hanno concordato le modalità di attuazione del cosiddetto "output floor", che limita la variabilità dei livelli patrimoniali delle banche il cui calcolo è effettuato utilizzando modelli interni, nonché le opportune disposizioni transitorie per concedere agli operatori del mercato tempo sufficiente per adeguarsi.
I negoziatori hanno inoltre convenuto di apportare miglioramenti ai settori del rischio di credito, del rischio di mercato e del rischio operativo e di prevedere una maggiore proporzionalità nelle norme, in particolare per gli enti piccoli e non complessi.
L'accordo prevede altresì un quadro armonizzato per la valutazione della professionalità e onorabilità inteso a valutare l'idoneità dei membri degli organi di gestione delle istituzioni e dei titolari di funzioni chiave.
Analogamente, è stato raggiunto un accordo anche sulle norme per salvaguardare l'indipendenza della vigilanza, in particolare prevedendo un periodo minimo di incompatibilità per il personale e i membri degli organi di governance delle autorità competenti, prima che questi possano ricoprire incarichi in enti sottoposti a vigilanza, e un limite per i mandati dei membri degli organi di governance.
I negoziatori hanno inoltre concordato un regime prudenziale transitorio per le cripto-attività e modifiche volte a migliorare la gestione dei rischi ambientali, sociali e di governance (rischi ESG) da parte delle banche.
In base all'accordo provvisorio, i negoziatori hanno deciso di armonizzare i requisiti minimi applicabili alle succursali di banche di paesi terzi e alla vigilanza delle loro attività nell'UE.
L'accordo è stato convenuto "ad referendum" ed è pertanto provvisorio in quanto deve ancora essere confermato dal Consiglio e dal Parlamento prima di poter essere formalmente adottato.
L'UE intende completare il recepimento degli accordi internazionali di Basilea III nel diritto dell'UE.
L'accordo di Basilea III è stato raggiunto dall'UE e dai suoi partner del G20 in sede di Comitato di Basilea per la vigilanza bancaria con l'obiettivo di rendere le banche più resilienti a possibili shock economici.
Le disposizioni di Basilea III comprendono una serie di misure volte a migliorare le norme prudenziali, la vigilanza e la gestione dei rischi delle banche in risposta alla crisi finanziaria mondiale del 2007-2008.
La Commissione europea ha presentato le sue proposte di revisione del regolamento sui requisiti patrimoniali e della direttiva sui requisiti patrimoniali il 27 ottobre 2021.
Oltre alle modifiche per attuare le disposizioni di Basilea III, le proposte includevano anche diverse misure relative al sistema di vigilanza.
Il Consiglio ha concordato il suo orientamento generale sulle proposte l'8 novembre 2022.
I triloghi con il Parlamento europeo sono iniziati il 9 marzo 2023 e si sono conclusi con l'accordo provvisorio raggiunto oggi.
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