Banco BPM alza stime utile 2023 e 2024

08/05/2023 17:49

Banco BPM alza stime utile 2023 e 2024

Si è riunito oggi sotto la presidenza del dott. Massimo Tononi il Consiglio di Amministrazione di Banco BPM, che ha approvato la situazione patrimoniale ed economica al 31 marzo 2023 del Gruppo Banco BPM. Il primo trimestre dell'esercizio 2023 è stato caratterizzato da uno scenario macroeconomico più rassicurante sul fronte della crescita rispetto alle previsioni dell'ultima parte del 2022, nonostante permangano elementi di incertezza anche per effetto delle dinamiche inflattive in atto e delle conseguenti ripercussioni sul sistema economico internazionale e sull'operatività delle imprese.

In tale contesto il Gruppo ha registrato un risultato lordo dell'operatività corrente pari a € 474,2 milioni, che rappresenta il miglior risultato trimestrale, ed un utile netto di € 265,3 milioni. Escludendo le componenti non ricorrenti, l'utile netto si attesta a € 270,5 milioni.

PROBABILE EVOLUZIONE DELLA GESTIONE
Il quadro generale continua ad essere condizionato dalle dinamiche inflattive, anche a seguito delle tensioni geo-politiche originate dal conflitto russo-ucraino.

In tale scenario l'economia italiana, dopo la forte crescita registrata nel 2022, mantiene una traiettoria di moderata espansione, scontando anche gli effetti di una politica monetaria che rimane restrittiva. Stante il contesto, anche in questo esercizio le variabili esogene appaiono costituire il principale elemento di influenza sull'andamento operativo del Gruppo.
Il margine di interesse continuerà a trarre vantaggio dall'incremento dei tassi a breve, in particolare nella componente di matrice commerciale, grazie soprattutto a un funding mix che consente di contenere gli effetti di repricing. Le commissioni, pur scontando ancora un quadro di potenziale volatilità che condiziona in particolare quelle connesse ai prodotti di investimento, sia up front che running, continueranno a beneficiare della dinamica di quelle relative all'attività tipica di banca commerciale.

L'andamento degli oneri operativi, che permarrà una delle principali aree di focus dell'azione manageriale, potrà risentire almeno di parte delle pressioni inflattive, del rinnovo del contratto collettivo nazionale dei lavoratori del credito e degli effetti di una sostenuta politica di investimento a supporto delle iniziative evolutive previste nel Piano Strategico.
La dinamica dei flussi a default, che risulta allo stato migliore di quella del 2022, potrebbe peggiorare in corso d'anno a seguito dell'evoluzione congiunturale. L'approccio al credito si manterrà conseguentemente prudente, con solidi livelli di copertura, confermando il rigore nelle valutazioni adottato negli ultimi anni sia sulle esposizioni performing che non performing.

Per l'intero esercizio si prevede un significativo miglioramento dell'utile netto del Gruppo rispetto allo scorso anno, con un trend che, anche in proiezione (EPS 2023 pari a circa 75 centesimi di euro e 2024 pari a circa 90 centesimi di euro), supera significativamente sia la traiettoria di redditività che i target complessivamente delineati nel Piano Strategico, che sarà quindi aggiornato entro fine 2023.

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