Borsa Italiana in calo, ripiegano le banche

07/06/2023 17:44

Borsa Italiana in calo, ripiegano le banche

Seduta incerta per l'azionario italiano ed europeo. Pochi gli spunti, in attesa delle decisioni di politica monetaria della Fed e della Bce la prossima settimana.

Dopo una seduta di ribasso, i maggiori indici italiani riescono a chiudere in territorio positivo: il Ftse MIB segna +0,07%, il Ftse Italia All Share +0,08%, il Ftse Italia Mid Cap +0,2% e il Ftse Italia Star +0,24%

Sottotono i maggiori indici azionari europei: Euro Stoxx 50 -0,1%, Dax -0,21%, Cac 40 -0,09%, Ibex 35 +0,5% e Ftse 100 -0,03%

Negativi anche i maggiori indici statunitensi: l'S&P 500 cede lo 0,05%, il Nasdaq lo 0,35%, ma il Dow Jones guadagna lo 0,19 per cento.

In parziale contrazione il dollaro sulle maggiori valute in queste ore.

EUR/USD quota a circa 1,0709 (+0,15%).

Prevalgono le vendite nel pomeriggio sui titoli del debito sovrano europeo. Il rendimento del BTP decennale italiano segna un rialzo di 8 punti base e si porta al 4,24% mentre lo yield del Bund tedesco cresce di 6 punti base al 2,44 per cento.
Lo spread si pone dunque a 180 punti base. La Bce ha confermato la convinzione che ci sia ancora strada da fare.

Prosegue il successo del collocamento del nuovo BTP Valore.

Dopo la decisione della Banca Mondiale di alzare le stime di crescita del Pil globale nel 2023 al 2,1% sono state pubblicate le analisi dell'Ocse.

L'Organizzazione di Parigi prevede una crescita del Pil mondiale del 2,7% quest'anno, in calo dal 3,3% del 2022. Per l'Italia atteso un +1,2% del Pil quest'anno.

Pochi gli spunti macroeconomici della giornata dopo un dato deludente prima dell'apertura dei mercati dalla bilancia commerciale cinese.
Sotto le attese anche il dato della produzione industriale tedesca e le vendite al dettaglio italiane di aprile.

Accelerano al rialzo nel pomeriggio le quotazioni del greggio dopo i dati EIA sulla variazione settimanale delle scorte Usa. Il calo di 451 mila unità è sotto le attese e invia un segnale di forza sul fronte della domanda, ma si nota anche la notizia di Reuters secondo la quale le importazioni di petrolio greggio cinesi sarebbero cresciute a maggio al terzo maggior livello mensile.

Il Brent segna un rialzo dell'1,35% a 77,32 dollari al barile e il WTI passa di mano a 72,84 dollari con un vantaggio dell'1,1% sul riferimento.

A Milano si mettono in luce Saipem (+3,55%), Eni (+0,74%) e Tenaris (+0,79%).

Bene anche STM, che guadagna il 3,22% dopo la creazione di una importante joint venture con la cinese Sanan Optoelectronics per la produzione da 200mm in grandi volumi di dispositivi in SiC (carburo di silicio).

L'obiettivo è rispondere alla domanda cinese in crescita di questi dispositivi adottati per l'elettrificazione dell'auto e per applicazioni industriali.

Di segno opposto diversi titoli del comparto finanziario e dei servizi. Vendite sui titoli del credito a Piazza Affari: il Ftse Italia Banche cede lo 0,39%

Male Unicredit (-1,17%), Banco BPM (-0,49%) e Bper (-0,2%).

Dimostra invece ancora appeal il titolo di Mps (+1,26%) sui rumors in merito a possibili operazioni di disimpegno del Tesoro.

Seduta molto difficile per Fineco che cede il 3,1%. I dati sulla raccolta netta del maggio 2023 indicano 867,5 milioni di euro nel mese a fronte dei 926,5 milioni di euro di raccolta netta del maggio 2022.

La raccolta rimane comunque robusta grazie al fatto che Fineco Asset Management riesce a intercettare i deflussi che proseguono sul fronte dell'assicurativo. Solida la crescita dei clienti.

Banca Generali positiva (+0,99%): ha raccolto a maggio 742 milioni di euro di masse, con un forte peso della componente del risparmio amministrato, 770 milioni di euro.

Vendite su Leonardo (-2,15%).
Secondo indiscrezioni di Sussidiario.it, sarebbero in corso trattative tra Italia e Germania sul fronte della Difesa e potrebbero coinvolgere anche alcuni prodotti di Leonardo. I giornali hanno riportato la notizia delle indagini e delle perquisizioni nei confronti di Massimo D'Alema e dell'ex presidente di Leonardo Profumo su una possibile compravendita di armi (non conclusa) alla Colombia.

Ancora in rosso Pirelli: -1,01% Il prossimo 23 giugno scadrà il termine per l'intervento del governo ai sensi delle norme sulla Golden Share.

Sembra probabile un veto sul nuovo patto di sindacato che vedrebbe crescere il potere dell'azionista cinese Sinochem/ChemChina (37% del capitale) con la riduzione dei membri del cda e l'impossibilità per il socio italiano Camfin di esprimere cariche esecutive come quelle dell'ad. Si cercano alternative, ma la decisione spetta al governo e il management della società non rilascia dichiarazioni.

Recupera in chiusura un +1,45% il titolo di Stellantis che ha annunciato cambiamenti nel team tecnologico e ha lanciato la seconda tranche del buyback fino a 500 milioni di euro.

In calo TIM (-0,32%): si avvicina la scadenza per la valutazione delle offerte, una doppia seduta del consiglio dovrebbe analizzare il dossier il 19 giugno e il 22 giugno per prendere una decisione.

Il 14 giugno dovrebbe riunirsi il cda per cooptare un nuovo membro in rappresentanza del socio francese Vivendi. Si registra un incontro europeo dei top manager delle maggiori telco UE con i commissari di riferimento per valutare nuove proposte regolamentari.

Enel cede lo 0,63% in chiusura e torna all'attenzione per via dei possibili progetti PNRR e degli investimenti nel settore delle reti e delle batterie.
Orientato al ribasso tutto il settore con il Ftse Italia Utenze in calo dello 0,62%

Brilla tra i minori DBA Group (+11,28%) dopo la pubblicazione del piano al 2026 e la conferma del budget 2023.

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