Borsa Italiana in rialzo, brilla Mediobanca

08/06/2023 17:55

Borsa Italiana in rialzo, brilla Mediobanca

Seduta in netto rialzo per l'azionario italiano con Piazza Affari che segna le performance migliori tra i maggiori indici europei.

Il Ftse MIB segna +0,81%, il Ftse Italia All Share +0,77%, il Ftse Italia Mid Cap +0,43% e il Ftse Italia Star -0,12%

Positivi i maggiori indici azionari europei con qualche eccezione: Euro Stoxx 50 +0,14%, Dax +0,2%, Cac 40 +0,27%, Ibex 35 -0,22% e Ftse 100 -0,32%

Positivi i maggiori indici azionari statunitensi: l'S&P 500 guadagna lo 0,4%, il Nasdaq lo 0,93%, il Dow Jones lo 0,24 per cento.

Euro in notevole rialzo sul dollaro: EUR/USD quota a circa 1,0776 (+0,73%).

Ma la moneta unica mostra invece leggere flessioni sulle altre maggiori valute.

Vendite moderate sui titoli del debito sovrano europeo. Il rendimento del BTP decennale italiano segna un rialzo di 4 punti base e si porta al 4,21% mentre lo yield del Bund tedesco cresce di 3 punti base al 2,42 per cento.
Lo spread si pone dunque a 179 punti base. Prosegue il successo record del collocamento del nuovo BTP Valore che ha già superato i 16 miliardi di euro di raccolta, domani ultimo giorno, ma le sottoscrizioni saranno possibili soltanto fino alle 13:00.

Ieri l'Ocse ha previsto una crescita del Pil mondiale del 2,7% quest'anno, in calo dal 3,3% del 2022.

Per l'Italia atteso un +1,2% del Pil quest'anno.

Il calendario macroeconomico di oggi ha già visto dati positivi dal Pil giapponese del primo trimestre mentre ha deluso il PIL finale (trim1) dell'Eurozona e si sono poste sopra le attese e la rilevazione precedenti le Richieste USA settimanali iniziali di sussidi disoccupazione.

Nei mercati obbligazionari cresce però l'attesa per le decisioni della Fed e della Bce.

Brilla il credito a Piazza Affari: il Ftse Italia Banche segna lo 0,97%

Brilla Mediobanca (+2,3% a € 10,92), che si avvantaggia anche della decisione di Citigroup di alzare il target price da 12,3 a 12,5 euro.


Molto bene anche Fineco (+1,94%) e Banco BPM (+0,94%).

Recupera anche Unicredit in corso di seduta (+0,95%). Si segnalano le indiscrezioni, riportate da MF, di un interesse per l'acquisto della filiale rumena del gruppo bancario ungherese OTP Bank.
Secondo i rumors l'operazione potrebbe valere tra i 300 e i 400 milioni di euro.

Bene ancora Mps (+0,74%): sempre secondo MF avrebbe ricevuto offerte non vincolanti da AMCO, Illimity, Hoist e Guber su un portafoglio di NPL da 400 milioni di euro.

In pesante ripiegamento invece le quotazioni del greggio nel pomeriggio.

Il Brent segna un calo dello 0,71% a 76,4 dollari al barile e il WTI passa di mano a 71,86 dollari con uno svantaggio dello 0,92% sul riferimento. A Milano guadagnano comunque terreno Eni (+0,28%) e Tenaris (+0,51%), mentre Saipem segna un ribasso dello 0,3%.

Su Eni da evidenziare l'annuncio di un memorandum con la Libia per la riduzione delle emissioni e iniziative sul fronte delle rinnovabili e dell'efficientamento energetico, oltreché sull'ulteriore ricerca di giacimenti di gas.

Oggi L'ad Claudio Descalzi di Eni ha incontrato il presidente kazako Kassym-Jomart Tokayev per discutere di progetti nelle rinnovabili e di una possibile centrale ibrida rinnovabili/gas con la locale KazMunayGas. Discussa anche la valorizzazione del gas e di altri investimenti.

Nuovi scenari per Enel (+1,03%) che dovrà dire addio a due impianti argentini per via di decisioni del governo che nazionalizzerà anche alcune centrali idroelettriche della società italiana.

In parte prevista alla notizia il gruppo arriva parzialmente pronto, ha infatti già ceduto diversi asset ormai ritenuti non core nel Paese.

Recupera anche TIM (+0,36%): prosegue il dibattito sulla valutazione delle offerte migliorative da presentare entro domani 9 giugno per la rete.
L'ad Pietro Labriola ha ribadito di ritenere che la cessione di Netco (la rete) rimane l'opzione principale per la riduzione strutturale del debito di TIM. Si segnala ieri un altro memorandum libico, in questo caso per la controllata di TIM Sparkle con la controparte nel Paese africano, la LPTIC (che però è a capitale pubblico) per la realizzazione di una nuova infrastruttura di telecomunicazioni tra Italia e Libia.

Si segnala a livello di settore l'insistenza dei rumors sulla prossima fusione di Vodafone con Hutchinson nel Regno Unito: secondo Reuters, dovrebbe essere annunciata domani e creare una nuova entità con il 51% di Vodafone.

Ancora all'attenzione Pirelli, ma questa volta il titolo del colosso dello pneumatico recupera l'1,24% dopo i recenti ribassi che hanno accompagnato la querelle in corso sulla golden power e la governance del gruppo.
Secondo rumors raccolti da Bloomberg il governo preparerebbe un veto per bloccare eventuali decisioni strategiche su nomine e tecnologie prese dal socio di riferimento Sinochem.

Entro il 23 giugno dovrà arrivare una decisione governativa, pena la decadenza dei termini e l'avvio delle nomine cinesi nel nuovo scenario che vede tra l'altro la società cinese catalogata dagli Stati Uniti tra le società militari cinesi.

Come noto nei giorni scorsi si è anche ipotizzata una riduzione forzosa delle quote cinesi nel gruppo tra le possibili ipotesi. La partita rischia comunque di essere loss/loss per la Bicocca dato che il gruppo ha anche forti interessi in Cina.

GD - www.ftaonline.com

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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