Borsa Usa: positiva l'ultima seduta della settimana

27/05/2023 11:10

Borsa Usa: positiva l'ultima seduta della settimana

La Borsa di New York ha chiuso l'ultima seduta della settimana in rialzo spinta dall'ottimismo per il raggiungimento di un accordo sul tetto del debito. Il Dow Jones ha guadagnato l'1%, l'S&P 500 l'1,30% ed il Nasdaq Composite il 2,19%.
Tra i titoli in evidenza Gap +12,40%. Il retailer d'abbigliamento di San Francisco ha comunicato risultati per il primo trimestre 2023 segnati a sorpresa da un utile.
Nei tre mesi allo scorso 29 aprile Gap ha infatti registrato un eps rettificato di 1 centesimo di dollaro, contro il rosso di 16 centesimi del consensus di Refinitiv. Le vendite nette sono invece calate del 6% annuo a 3,28 miliardi, in questo caso appena sotto i 3,29 miliardi stimati dagli analisti.

La società ha confermato la guidance d'esercizio e prevede per il secondo trimestre una contrazione delle vendite compresa tra il 5% e il 9% contro il 4,95% del consensus.
Marvell Technology +32,42%. Il produttore di semiconduttori ha annunciato risultati del primo trimestre superiori alle attese ed ha fornito un outlook convincente.
Ford Motor +6,28%.
Il gruppo automobilistico ha raggiunto un accordo con Tesla (+4,72%) per l'utilizzo della rete di ricarica Supercharger in Usa e Canada a partire dal 2024.
Ulta Beauty -13,37%. Il gruppo dei cosmetici ha presentato risultati per il primo trimestre contrastati e che evidenziano un rallentamento nella crescita della domanda di cosmetici.

Il colosso dell'Illinois ha comunicato per i tre mesi allo scorso 29 aprile un eps in rialzo da 6,30 a 6,88 dollari ma appena sotto i 6,89 dollari del consensus di FactSet. I ricavi sono saliti da 2,35 a 2,63 miliardi di dollari, contro i 2,62 miliardi stimati dagli analisti. La crescita a perimetro costante delle vendite è stata di un netto 11,0% annuo, che si confronta, tuttavia con il 18,0% del primo trimestre del precedente anno fiscale.
Ulta Beauty ha peggiorato dal 15,0% al 14,5% -14,8% la guidance d'esercizio in termini di marginalità operativa.
Sul fronte macroeconomico il Pce Price Index (personal consumption expenditure, spesa per consumi personali, metrica privilegiata dalla Federal Reserve per l'inflazione) è salito in aprile del 4,4% annuo contro il 4,2% di marzo (5,1% in febbraio) e il 3,9% del consensus.

Su base sequenziale l'indice dei prezzi è aumentato dello 0,4% contro lo 0,1% precedente (0,3% in febbraio), in linea con le stime degli economisti. Il Core Pce Price Index (al netto di alimentari ed energia) è invece cresciuto del 4,7% annuo contro il 4,6% di marzo (4,7% anche in gennaio e febbraio) e del consensus.
Su base sequenziale l'incremento dell'indice core è stato dello 0,4% contro lo 0,3% di febbraio e marzo (0,5% in gennaio) e delle previsioni del mercato.
I redditi personali sono saliti in aprile dello 0,4% mensile contro lo 0,3% di febbraio e marzo (0,6% in gennaio), in linea con il consensus.

I consumi personali sono invece aumentati dello 0,8% contro lo 0,1% di febbraio e marzo (2,0% la crescita di gennaio) e il rialzo dello 0,4% stimato dagli economisti.
Gli ordinativi di beni durevoli sono saliti in aprile dell'1,1% mensile, contro il rialzo del 3,3% della lettura finale di marzo (1,2% il declino di febbraio) e la flessione dello 0,8% del consensus.
Gli ordini di beni durevoli core (escludendo i trasporti) sono invece calati dello 0,2% contro il precedente incremento dello 0,3% (0,3% il ribasso di febbraio) e la lettura invariata prevista dagli economisti.
Il deficit commerciale di beni sale in aprile a 92,8 miliardi di dollari dagli 82,7 miliardi della lettura finale di marzo (92,0 miliardi in febbraio), contro gli 85,7 miliardi del consensus.

Nel mese le esportazioni sono state pari a 163,3 miliardi (contro i 172,8 miliardi precedenti), a fronte di 260,0 miliardi di importazioni (255,5 miliardi in marzo).
Le scorte all'ingrosso (dato che misura la variazione del valore totale dei beni detenuti in inventario) sono calate in aprile dello 0,2% mensile contro la lettura invariata di marzo (0,1% il rialzo di febbraio) e del consensus.
L'Università del Michigan ha comunicato la lettura finale dell'indice di fiducia dei consumatori a maggio: 59,2 punti, dopo i 57,7 della lettura preliminare e i 63,5 di aprile.

Il consensus era fissato a 57,9 punti.
Nell'arco della settimana il Dow Jones ha perso l'1% mentre l'S&P 500 ed il Nasdaq Composite hanno guadagnato rispettivamente lo 0,32% e il 2,51%.

RV - www.ftaonline.com

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