Borse europee positive, oggi tocca alla BoE

Le principali Borse europee hanno aperto la seduta in rialzo. Il Dax di Francoforte guadagna lo 0,3%, il Cac40 di Parigi lo 0,4% e l'Ibex35 di Madrid lo 0,4%. Sulla parità il Ftse100 di Londra.
A restituire fiducia agli investitori alcune trimestrali in arrivo dalla Corporate America ma anche i dati macroeconomici Usa (oltre le attese mercoledì quelli relativi agli ordinativi all'industria e gli indici non manifatturieri S&P Global e Ism), mentre perdono forza i timori per una "ritorsione" della Cina dopo il viaggio a Taiwan della speaker della House of Representatives Nancy Pelosi.

In giornata la Bank of England è attesa al più deciso aumento dei tassi d'interesse in 27 anni e l'istituto centrale di Londra dovrebbe anche rendere nota la sua strategia per scaricare parte degli 895 miliardi di sterline di stimoli all'economia impegnati nell'ultimo decennio.
Tra i titoli in evidenza Crédit Agricole +2,5%.
L'istituto transalpino ha comunicato per il secondo trimestre profitti netti in marginale rialzo da 1,97 a 1,98 miliardi di euro. Risultato che è però ampiamente migliore rispetto agli 1,26 miliardi del consensus di FactSet.
Zalando +3%. Il rivenditore di abbigliamento e accessori su internet prevede un ritorno alla crescita nella seconda metà dell'anno.


Rolls-Royce -5%. Il produttore di motori per aerei ha chiuso il primo semestre con un utile operativo underlying più che dimezzato a 125 milioni di sterline da 307 milioni dello stesso periodo di un anno prima.
Ing Groep -3%. Il gruppo bancario olandese ha comunicato per il secondo trimestre 2022 profitti netti calati da 1,46 a 1,18 miliardi di euro.
Sul fronte macroeconomico in Germania gli ordinativi all'industria, secondo quanto comunicato da Statistisches Bundesamt (Destatis, l'agenzia nazionale di statistica tedesca), sono scesi a giugno dello 0,4% mensile, dopo la flessione dello 0,2% della lettura finale di maggio (1,8% il ribasso di aprile) e contro il declino dello 0,8% del consensus.

Su base annuale, rettificata per le variazioni di calendario, gli ordini industriali sono invece crollati del 9,0% contro il precedente calo del 3,2% (5,3% la contrazione di aprile).

Fonte News

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