BPER Banca: utile ordinario a 502,8 mln nel 2022, proposto dividendo di 0,12 euro

08/02/2023 18:08

BPER Banca: utile ordinario a 502,8 mln nel 2022, proposto dividendo di 0,12 euro

Il Consiglio di Amministrazione di BPER Banca (la "Banca"), presieduto da Flavia Mazzarella, ha esaminato e approvato in data odierna i risultati individuali della Banca e consolidati di Gruppo al 31 dicembre 2022.

• UTILE NETTO CONSOLIDATO ORDINARIO PARI A € 502,8 MILIONI
• UTILE NETTO CONSOLIDATO CONTABILE A € 1.449,0 MILIONI
• PROPOSTA LA DISTRIBUZIONE DI UN DIVIDENDO DI € 12 CENTESIMI PER AZIONE
• MARGINE DI INTERESSE (+21,3% A/A) E COMMISSIONI NETTE (+18,3% A/A) CONFERMANO LA FORTE CRESCITA DEI RICAVI (+19,7% A/A)
• NEL 2022 LE NUOVE EROGAZIONI DI PRESTITI RAGGIUNGONO € 16,5 MILIARDI (+25,8% A/A)
• QUALITA' DEL CREDITO IN FORTE MIGLIORAMENTO, NPE RATIO LORDO E NETTO RISPETTIVAMENTE AL 3,2% E ALL'1,4% (VS.

4,9% E 2,0% DI FINE 2021)
• SOLIDA POSIZIONE DI CAPITALE CON UN CET 1 RATIO FULLY PHASED PROFORMA2 PARI AL 13,2% BEN OLTRE IL REQUISITO SREP (8,47%)

L'Amministratore Delegato Piero Luigi Montani commenta: "Il 2022 è stato un anno particolarmente significativo per BPER Banca, costellato da importanti iniziative.
In primis mi preme sottolineare il positivo completamento dell'integrazione di Banca Carige, operazione che ha visto la sua conclusione a fine novembre con l'atto di fusione e con la completa migrazione dei sistemi informativi. Questo ulteriore processo di consolidamento bancario ci ha permesso di incrementare significativamente i volumi di impieghi e raccolta in territori limitatamente presidiati e di rafforzare ulteriormente il nostro posizionamento competitivo su scala nazionale, grazie anche a un rilevante aumento del numero di clienti del 20% circa, dai 4,2 milioni precedenti ad oltre 5 milioni attuali.

La crescita strutturale della redditività ordinaria, assieme al forte miglioramento della qualità degli attivi e al mantenimento di una solida posizione patrimoniale continuano a caratterizzare il nostro Gruppo Bancario. Vorrei inoltre ricordare che lo scorso giugno è stato presentato il nuovo Piano Industriale 2022-2025, la cui implementazione sta già portando significativi benefici in termini di razionalizzazione della struttura operativa e incremento della redditività.
Tutto questo grazie al potenziamento delle nostre fabbriche prodotto attive negli ambiti strategici del Gruppo e ad un'accelerazione della digitalizzazione volta a migliorare la relazione con la clientela, al fine di rispondere alle nuove ed evolute esigenze. L'ulteriore progresso del processo di derisking ha consentito di proseguire nella riduzione dei non performing loans che ha portato l'NPE ratio lordo al 3,2% dal 4,9% di fine 2021.

La solida posizione patrimoniale ci permette di proporre un dividendo pari a € 12 centesimi per azione, doppio rispetto allo scorso anno. Il Gruppo intende inoltre rafforzare la propria leadership nella gestione delle tematiche ESG per divenire un partner credibile e affidabile dei propri clienti nel percorso volto a creare una società più sostenibile, equa ed inclusiva.
Abbiamo sviluppato nel corso del 2022 azioni concrete con target precisi in termini di riduzione degli impatti ambientali, supporto ai clienti nella transizione ecologica ed infine attenzione all'inclusione e alla gestione delle diversità. Possiamo ora focalizzarci sul consolidamento della posizione raggiunta da BPER Banca a livello nazionale continuando l'implementazione delle azioni previste dal Piano Industriale, consapevoli del fatto che i risultati raggiunti ci permetteranno di generare ulteriore valore a vantaggio di tutti i nostri stakeholder, pur in un complesso quadro macroeconomico".



Prevedibile evoluzione della gestione
L'attività economica dell'area euro, ancora influenzata dall'elevata inflazione e dalle tensioni geo-politiche originate dalla guerra in Ucraina, si è mantenuta sostanzialmente stabile nel quarto trimestre rispetto al periodo precedente.
Le pressioni inflazionistiche sono rimaste ancora elevate, seppure in flessione da novembre. La componente energetica, sebbene in decelerazione, ha continuato a sostenere la dinamica dei prezzi. Le prospettive economiche sono ancora condizionate da una forte incertezza correlata soprattutto con l'evoluzione del conflitto russo-ucraino.

I più recenti indicatori economici dell'area euro mostrano un rallentamento del prodotto interno lordo nel 2023, a causa dell'indebolimento del ciclo economico globale e del protrarsi di una sostenuta dinamica dei prezzi, a cui seguirebbe un'economia in accelerazione nei due anni successivi. Con riferimento alla situazione economica italiana, dopo un aumento del PIL italiano nel 2022 di quasi il 4%, secondo le stime più recenti formulate da Banca d'Italia10 quest'ultimo rallenterebbe allo 0,6% nel 2023 nell'ipotesi di uno scenario base che prevede che le tensioni associate alla guerra si mantengano ancora elevate nei primi mesi del 2023 e si riducano gradualmente nel tempo.

Si prevede un rafforzamento della crescita nel biennio successivo per effetto dell'accelerazione di esportazioni e domanda interna. Parallelamente l'inflazione, salita quasi al 9% nel 2022, potrebbe scendere linearmente nel 2023 e proseguire tale traiettoria discendente assestandosi al 2,0% nel 2025.
In tale contesto la redditività del nostro Gruppo continuerà ad essere sostenuta dalla tenuta delle commissioni nette, dalle azioni volte a compensare gli impatti delle dinamiche inflattive sui costi e dai ricavi in crescita che beneficeranno ancora dall'aumento dei tassi di interesse nonostante il peggioramento delle condizioni del funding BCE in forma di TLTRO.

Sul fronte degli oneri operativi, continueranno le azioni di razionalizzazione ed efficientamento volte a contenere da un lato gli impatti derivanti dal picco dell'inflazione e dall'altro i costi per gli investimenti previsti dal nuovo Piano Industriale. Continueranno anche le operazioni di derisking grazie all'attesa cessione di due portafogli di crediti UTP.
Il mantenimento di solidi livelli di copertura e una politica degli accantonamenti improntata alla prudenza continueranno a caratterizzare la qualità del credito. La posizione di capitale è attesa rimanere su livelli elevati.

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