Credem: utile netto 2022 a 317 mln, proposto dividendo di 0,33 euro

06/02/2023 18:27

Credem: utile netto 2022 a 317 mln, proposto dividendo di 0,33 euro

Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Lucio Igino Zanon di Valgiurata, ha approvato oggi i risultati preliminari consolidati del 2022. Il Gruppo, in particolare, ha confermato la solidità patrimoniale e qualità dell'attivo che, unitamente all'elevata redditività raggiunta, consentono di prevedere la distribuzione di un dividendo pari a 0,33 euro per azione (+10% rispetto al 2021).
Il monte dividendi complessivo ammonta quindi a 112,3 milioni di euro, pari ad una cedola di circa il 4,18% della valutazione corrente del titolo.

- utile netto consolidato a 317 milioni di euro dopo aver spesato oltre 60 milioni di euro di contributi ai fondi per la gestione delle banche in difficoltà;
- 112,3 milioni di euro di monte dividendi, oltre 340 milioni di euro negli ultimi cinque anni;
- circa 130 mila nuovi clienti ; - prestiti +4%, costo del credito a 15 bps;
- Common Equity Tier 1 Ratio di Vigilanza a 13,72% rispetto a 7,56% minimo assegnato da BCE;
- al via Credem - Euromobiliare Private Banking, punto di riferimento del gruppo Credem nella gestione dei grandi patrimoni;
- lanciata nuova piattaforma digitale per le imprese con l'ampliamento dei servizi disponibili; attivato innovativo modello di consulenza finanziaria e patrimoniale del Gruppo già operativo per le filiali e per la rete di consulenti finanziari Credem (Financial Wellbanker) e che sarà progressivamente esteso a tutte le reti; - sostegno all'occupazione con 281 assunzioni che portano a quasi 1.500 gli inserimenti negli ultimi cinque anni;
- il Direttore Generale Angelo Campani presenterà i risultati alla comunità finanziaria domani 7 febbraio.



Evoluzione prevedibile della gestione
I principali istituti di analisi macroeconomica proiettano per il 2023 un PIL Italia con una crescita contenuta ma positiva, in rallentamento rispetto alla dinamica del 2022; anche per l'Europa è attesa la medesima evoluzione. Il contesto esterno, infatti, risente ancora di molteplici fattori di incertezza: mercati finanziari e materie prime, evoluzione del conflitto Russia Ucraina e della pandemia, politica fiscale e monetaria.
La prosecuzione della crescita dei tassi, almeno per la prima parte del 2023, dovrebbe sostenere il margine finanziario, mentre le commissioni potrebbero risentire della volatilità dei mercati. In un contesto di rischio di credito complessivamente contenuto, la situazione economica di famiglie e imprese potrebbe iniziare a risentire della dinamica dei tassi e del PIL.

Anche per il 2023 il Gruppo conferma le linee guida della propria gestione: lo sviluppo commerciale superiore alla media di mercato, il mantenimento della qualità del credito, la ricerca del giusto equilibrio tra efficienza operativa e proseguimento della progettualità, in particolare su omnicanalità e digitale, per essere competitivi sulle diverse aree di business, il rafforzamento del wealth management e il completamento del progetto di rafforzamento del polo di private banking (interamente concentrato all'interno della società del Gruppo già dedicata a tale scopo e ridenominata Credem Euromobiliare Private Banking), il percorso di integrazione di un approccio sostenibile (ESG - Environmental, Social, Governance) all'interno dei processi, dei rischi e dei prodotti, ferma restando la solidità del profilo di rischio e dei livelli patrimoniali.

RV - www.ftaonline.com

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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