Crollo a Wall Street per Tesla. Musk non convince il mercato

Elon Musk non convince. Tesla ha toccato un crollo del 6% in after market (la seduta di mercoledì al Nasdaq si era già chiusa in ribasso del 2,02%), dopo che il produttore di vetture elettriche ha comunicato risultati per il primo trimestre segnati dal declino dei profitti netti da 3,3 miliardi di dollari, pari a 95 centesimi per azione, a 2,5 miliardi, e 73 centesimi.
Su base rettificata l'eps si è attestato a 85 centesimi, in linea con le attese del mercato. I ricavi sono rimbalzati del 24% annuo a 23,3 miliardi di dollari, sotto al record di 24,3 miliardi segnato nel quarto trimestre 2022 e ai 23,6 miliardi del consensus di FactSet. La nota più negativa della trimestrale è stata tuttavia la flessione dal 26,8% al 18,3% per il margine ebitda.

Flessione strettamente legata ai tagli dei listini operati nei mesi scorsi. E, come nota Therese Poletti di MarketWatch, Musk durante la conference call non è riuscito a convincere gli investitori. In diretta dalla sua Twitter ha minimizzato il problema della marginalità sostenendo che verrà risolto dall'imminente arrivo della piena guida autonoma.
Wall Street ha tuttavia reagito in maniera razionale, punendo il titolo Tesla visto che la piena guida autonoma è tutt'altro che vicina e anzi la sua realizzazione è messa in dubbio da molti.