L'Angolo del Trader

23/02/2023 09:07

L'Angolo del Trader

Seduta positiva quella di ieri per Campari dopo che Equita ha confermato la raccomandazione buy incrementando il target da 11,50 a 12,00 euro. Martedì la società ha comunicato di aver chiuso il 2022 con ricavi in crescita del 24,2% a 2.697,6 milioni di euro; EBIT rettificato a 569,9 milioni (+30,9%) con crescita organica del 19,1% (+33,4% rispetto al 2019); utile del Gruppo rettificato pari a 387,8 milioni (+26,0%).
Il titolo è apparso estremamente nervoso nelle ultime due sedute, scendendo martedì fin sotto 10 euro prima di recuperare rapidamente, per poi attestarsi ieri in chiusura a quota 10,585. I prezzi sono scesi a testare il supporto offerto, in area 10, dalla media mobile esponenziale a 50 sedute e dalla linea di tendenza che unisce i top di novembre e gennaio, riferimento oltrepassato al rialzo ad inizio febbraio.

Il quadro grafico resta interessante ed ancora orientato positivamente verso gli obiettivi a 11 e 11,30 euro, ipotesi che verrebbe rafforzata dal superamento nel breve di area 10,60. Soltanto il cedimento del sostegno a 10 euro metterebbe in discussione l'evoluzione al rialzo del titolo, anticipandone il possibile ritorno a 9,50/9,60 euro.

Eni archivia il 2022 con utile netto adjusted più che triplicato rispetto al 2021 a 13,3 miliardi di euro.
Nel quarto trimestre però l'utile operativo adjusted delude le attese degli analisti fissate a 3,74 miliardi, fermandosi a 3,59 miliardi. Sotto il consensus anche la produzione di idrocarburi: 1,617 milioni boe contro 1,63. L'indebitamento finanziario netto scende a 7 miliardi, in diminuzione di 2 miliardi rispetto al 31 dicembre 2021: il leverage scende a 0,13, rispetto allo 0,20 di fine 2021.

Alle 13 Eni pubblicherà gli obiettivi finanziari e operativi per il 2023 e il Piano strategico nel Capital Markets Day. Il titolo ha recentemente toccato a 14,98 euro i massimi da maggio 2019 per poi stornare. Il superamento di questo ultimo riferimento rafforzerebbe la tendenza rialzista in essere da ottobre 2020 in direzione di 16 e 16,89, massimo del maggio 2018.
La violazione del supporto dinamico a 13,94 anticiperebbe un test di 13,6140, minimo del 6 febbraio e supporto determinante nel breve termine (appoggio successivo sui 12,7920 toccati il 20 dicembre).

DoValue termina la seduta di mercoledì in moderato ribasso. Il titolo ha ceduto lo 0,39% a 7,7 euro e ha oscillato tra 7,61 e 7,73 euro.

Mediobanca Securities ha confermato il rating "outperform" su DoValue in seguito alla cessione da parte della società ad Intrum di due portafogli di crediti in sofferenza (Npl) del valore complessivo di circa 630 milioni di euro. I portafogli di Npl erano legati ai veicoli di cartolarizzazione Haps Cairo 1 e Cairo 2, entrambi gestiti da doValue Greece.
Gli esperti ritengono che l'accordo sia ben strutturato e consenta a DoValue di accelerare le attività di recupero crediti, mantenendo un certo livello di ricavi futuri. DoValue pubblicherà i risultati del quarto trimestre del 2022 il 23 febbraio. I prezzi si sono appoggiati nelle ultime due sedute sulla linea di tendenza rialzista disegnata dai minimi di ottobre, passante in area 7,70, base del canale crescente che contiene il titolo ormai da molte settimane.

Se i prezzi scendessero al di sotto di 7,60, minimo del 13 febbraio, le oscillazioni dal massimo del 7 febbraio a 7,92 si dimostrerebbero un doppio massimo, figura ribassista. Il "doppio massimo" è un pattern di inversione di tendenza che può essere rilevato tramite l'analisi tecnica dei grafici di prezzo.
Esso si verifica quando un titolo raggiunge un massimo relativo, poi scende, risale nuovamente fino a toccare un nuovo massimo relativo su livelli simili a quelli del precedente, e quindi scende di nuovo. In pratica, il doppio massimo è caratterizzato da due picchi che si formano ad un livello di prezzo simile, divisi da una correzione al ribasso.

Questo pattern suggerisce che la resistenza a quel livello di prezzo è stata testata due volte senza successo, il che può indicare una mancanza di interesse degli acquirenti a movimenti oltre quei livelli e potenzialmente la fine della tendenza rialzista. Primo supporto al di sotto di 7,60 a 7,34, minimo del 30 gennaio, poi a 7,13, picco del 2 dicembre.
La rottura di area 7,75 dovrebbe permettere un nuovo test di area 7,90, in caso di superamento di quei livelli l'uptrend potrebbe riprendere con obiettivo a 8,70 euro, lato alto del canale crescente citato.

SF - www.ftaonline.com

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

Condividi

Google News Siamo su Google News!

Rimani sempre aggiornato, clicca sul link qui sotto, e nella pagina che si apre non dimenticarti di cliccare il bottone "Segui".

Traderlink Google News »