L'Angolo del Trader

06/03/2023 08:56

L'Angolo del Trader

Violento strappo al rialzo venerdì per Inwit, dopo che il gruppo ha comunicato di aver chiuso il 2022 con ricavi in crescita a 853,0 milioni di euro (+8,6%). EBITDA after lease, principale indicatore di profittabilità della società, a 587,0 milioni (+12,9%), e utile netto a 293,3 milioni di euro (+53,3%), recurring free cash flow a 491,4 milioni di euro (+34,1%).
Il cda ha proposto un dividendo pari a 0,3467 euro per azione (0,3225 l'anno scorso) e approvato il nuovo piano industriale 2023-2026. Il titolo, come detto, ha messo a segno un violento rialzo che lo ha spinto ben sopra ai massimi di inizio 2022 a 10,86 euro, riconducendolo in prossimità dei record assoluti a quota 11,43, prossimo obiettivo nel breve.

Flessioni fino a 10,80 non muterebbero la positiva impostazione rialzista acquisita dai prezzi con il rialzo avviato dai bottom di ottobre in area 8,15. Oltre 11,45 via libera verso quota 13. Primi segnali di cedimento più preoccupanti solo al di sotto di 10,30 per 10,05 euro, supporto successivo in area 9,70.

Telecom Italia ha comunicato ieri di aver ricevuto un'offerta non vincolante per l'acquisto del 100% di NetCo da parte di CDP e Macquarie valida fino al 31 marzo, ovvero esattamente il termine entro cui KKR potrà presentare un'offerta migliorativa rispetto a quella presentata il 1° febbraio ed esaminata dal cda del gruppo telefonico il 24 febbraio.

Secondo una fonte vicina a CDP-Macquarie sentita da Reuters l'offerta sarebbe migliore rispetto a quella del fondo USA di 2-2,5 miliardi di euro in termini di cassa effettiva (e quindi di taglio del debito di Telecom). L'analisi del grafico di Telecom Italia mette in evidenza il movimento laterale al di sotto del massimo da aprile 2022 a 0,3186 euro toccato il 17 febbraio.
Una vittoria confermata in chiusura di seduta su questo riferimento decreterebbe la riattivazione del rally partito a ottobre verso 0,3692 (massimo di fine marzo scorso), ostacolo determinante in ottica di medio-lungo periodo (obiettivo successivo in area 0,40). Discese sotto 0,29 preannuncerebbero invece un test degli ex supporti a 0,2680 circa.

Salvatore Ferragamo piace a Equita Sim: il broker ha espresso un giudizio "buy" con target price aumentato dell'1% dal precedente a 20,20 euro.

Il titolo ha terminato venerdì a 18,41 euro, in calo dello 0,22% (oscillazioni tra 17,88 e 18,59 euro). Il gruppo Ferragamo ha approvato i risultati del 2022, confermando le indicazioni sul margine EBIT e sulla cassa netta. L'EBIT del quarto trimestre è stato di 14,1 milioni di euro, superando leggermente le stime degli analisti, con un margine EBIT del 10% per l'intero anno.
La cassa netta ha chiuso l'anno a 371 milioni di euro, leggermente al di sotto delle previsioni. Durante la conference call, il management ha espresso commenti positivi sulla ripresa del mercato cinese e sulle nuove collezioni disegnate da Maximilian Davis. Per il 2023, il gruppo prevede un leggero calo del margine lordo rispetto al 2022 e continuerà gli investimenti in marketing al livello del quarto trimestre 2022 (11,4% delle vendite).

Equita Sim come accennato ha alzato il prezzo obiettivo su Salvatore Ferragamo del 1% a 20,2 euro e ha confermato il rating "buy" dopo i risultati del quarto trimestre 2022 del gruppo. Secondo gli analisti di Equita, i risultati sono stati leggermente migliori delle aspettative grazie ai minori costi di vendita, nonostante il trimestre fosse comunque molto debole a causa della riduzione dei ricavi e dell'aumento dei costi per il rilancio del marchio.
Le valutazioni del titolo restano elevate, ma la cassa netta pari al 10% della capitalizzazione di mercato e le prospettive di un forte aumento degli utili a partire dal 2024 sono considerati fattori positivi per il futuro. Più prudente invece Mediobanca Securities che ha confermato la raccomandazione "neutral" e il prezzo obiettivo di 17,2 euro.

Gli analisti hanno affermato che i risultati del 2022 non hanno presentato sorprese significative e che il gruppo si trova ancora nella fase iniziale del riposizionamento del marchio. Il rating neutrale è stato mantenuto a causa del rischio di esecuzione ancora elevato, ma gli esperti ritengono che Ferragamo si trovi in una posizione migliore per attuare il piano di turnaround, sostenuto anche dalla riapertura del mercato cinese.
Sul fronte grafico si nota che i prezzi stanno tentando da metà gennaio di superare in modo netto la resistenza di area 18,40, dove si colloca il 50% di ritracciamento del ribasso dal top di gennaio 2022, senza riuscire tuttavia a farlo in modo netto. In analisi tecnica, il 50% di ritracciamento viene spesso utilizzato per identificare i livelli di resistenza durante un periodo di crescita.

Il livello del 50% di ritracciamento può essere utilizzato come potenziale punto di resistenza, indicando che il prezzo dell'asset potrebbe avere difficoltà a superare quel livello. Fino a che il 50% di ritracciamento non viene superato il movimento che si sta sviluppando rischia di essere solamente una "correzione".
La correzione si riferisce a una deviazione temporanea dal trend prevalente, in questo caso la discesa dai massimi di gennaio 2022. In pratica, quando il prezzo di un asset ha avuto una corsa sostenuta verso l'alto o verso il basso, una correzione è un movimento temporaneo in direzione opposta. In altre parole, una correzione rappresenta un momento di "respiro" per l'asset, in cui il prezzo si allontana dal trend principale ma non cambia ancora stabilmente di direzione.

Una correzione in genere non supera il 50%/66% del movimento precedente. L'inversione di trend, d'altra parte, rappresenta un cambiamento significativo nella direzione dei prezzi di un asset. Quando un trend di mercato passa da rialzista a ribassista o viceversa, si parla di inversione di trend. In questo caso, il prezzo dell'asset si muove in modo deciso e costante in una nuova direzione, cancellando completamente o quasi completamente il movimento precedente.
L'inversione spesso è anticipata dalla rottura del 50%/66% di ritracciamento. In sintesi, la principale differenza tra correzione e inversione di trend è la durata e l'intensità del movimento. La correzione è un movimento temporaneo contro il trend, mentre l'inversione di trend rappresenta un cambiamento sostanziale nella direzione del prezzo dell'asset.

Se Ferragamo salirà quindi stabilmente sopra area 18,50, con ulteriori conferme alla rottura di 19,50, le probabilità di ritorno verso i massimi di gennaio 2022 a 23,25 (o la ricopertura del gap del 10 gennaio 2022 a 22,45) saranno elevate. Senza la rottura decisa e confermata da almeno una chiusura di seduta di area 18,50 ed in caso discese al di sotto di area 17,30 attesa invece una discesa almeno a ricopertura del gap dell'11 novembre 2022 con base a 15,98 euro.

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© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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