Piazza Affari sotto la parità. FTSE MIB -0,26%

05/08/2022 17:50

Piazza Affari sotto la parità. FTSE MIB -0,26%

Piazza Affari sotto la parità. FTSE MIB -0,26%.


Mercati azionari europei in rosso. Wall Street negativa: subito dopo la chiusura delle borse europee S&P 500 -0,8%, NASDAQ Composite -1,2%, Dow Jones Industrial -0,4%. A Milano il FTSE MIB ha terminato a -0,26% (performance settimanale +0,81%), il FTSE Italia All-Share a -0,35%, il FTSE Italia Mid Cap a -1,16%, il FTSE Italia STAR a -1,57%.

Euro sui minimi da mercoledì contro dollaro.

EUR/USD al momento quota 1,0165 circa.

BTP e spread in divergenza.
Il rendimento del decennale segna 3,02% (chiusura precedente a 2,94%), lo spread sul Bund 206 bp (213) (dati MTS).

Tra i dati macroeconomici pubblicati in giornata segnaliamo che negli USA il Bureau Of Labor Statistics (Bls, ente statistico alle dipendenze del ministero del Lavoro di Washington), in luglio i posti di lavoro hanno registrato in Usa (a esclusione del settore agricolo) un progresso di 528.000 unità contro le 398.000 della lettura finale di giugno (384.000 in maggio) e le 258.000 del consensus.

In Germania Destatis, l'agenzia nazionale di statistica tedesca, ha comunicato che in giugno la produzione industriale è salita dello 0,4% sequenziale, dopo la flessione dello 0,1% della lettura finale di maggio (1,3% il rialzo di aprile) e contro il declino dello 0,3% del consensus. Su base annuale la produzione industriale è invece scesa dello 0,5% in giugno, contro la flessione dell'1,4% di maggio (e del 2,2% in aprile).
In Italia l'Istat ha comunicato che in giugno la produzione industriale ha registrato un declino dell'1,2% annuo (su base rettificata per le variazioni di calendario) contro il progresso del 3,4% di maggio (3,9% in aprile) e la crescita del 2,0% del consensus. Su base mensile la produzione industriale è invece calata del 2,1% contro il precedente ribasso dell'1,1% (1,4% il progresso di aprile) e la flessione dello 0,2% attesa dagli economisti.

BPER Banca +9,70% tocca i massimi da fine giugno in scia agli ottimi risultati del primo semestre.

Il margine di interesse si attesta a 785,4 milioni di euro, in crescita del 7,8% a/a. Le commissioni nette sono pari a 914,0 milioni, in aumento del 24,5% a/a. Il risultato della gestione operativa è pari a 638,7 milioni in rialzo rispetto a 487,0 milioni registrati nello stesso periodo dell'anno precedente (+31,2%).
L'utile di pertinenza della capogruppo è pari a 1.384,8 milioni grazie alle poste straordinarie (avviamento negativo sull'acquisizione di Banca Carige) che ammontano a 1.068,3 milioni: escludendo queste poste il dato è pari a 316,6 milioni, di cui 203,9 milioni registrati nel 2° trimestre, contro i 501,8 milioni del primo semestre 2021.

Molto bene Pirelli & C +4,30% che chiude il secondo trimestre con risultati in crescita e superiori alle attese.

I ricavi sono saliti del 26,9% a/a a 1.675,9 milioni di euro (consensus 1.595), l'EBIT adjusted a 253,1 milioni (da 208,6 milioni nel secondo trimestre 2021, consensus 238), l'utile netto ha fatto segnare +37,8% a/a a 123,2 milioni (consensus 110), il flusso di cassa netto ante dividendi è positivo per 209,2 milioni (consensus 173), posizione finanziaria netta negativa per 3.530,7 milioni (consensus -3.567).
Migliorata la guidance 2022 sui ricavi (tra 6,2 e 6,3 miliardi di euro da 5,9-6,0), sulla generazione di cassa netta ante dividendi (tra 450 e 470 milioni da circa 450) e Price/mix (+13,5%/+14,5% da +10%/+11%).

Vendite copiose sui titoli difensivi Amplifon -5,36%, Campari -3,74%, Diasorin -3,77%, Terna -3,39%, Inwit -3,39%, Hera -3,00%.

I petroliferi recuperano nel finale grazie al rimbalzo del greggio dai minimi da febbraio toccati a inizio pomeriggio.

Il future ottobre sul Brent segna 95,65 $/barile (da 92,80 circa), il future settembre sul WTI 90,00 $/barile (da 87,00 circa). Eni +0,58%, Tenaris -0,24%, Saipem +1,52%. Chiude comunque con un forte calo Saras -7,89%: gli ultimi dati sulle scorte USA segnalano il rischio di indebolimento della domanda di prodotti raffinati.

Pesante flessione per Banca MPS -6,74% che chiude il primo semestre con ricavi complessivi pari a 1.522 milioni di euro, in calo del 2,5% a/a.

il margine di interesse è risultato pari a 660 milioni, in crescita del 12,8% a/a. Il risultato operativo netto è positivo per circa 230 milioni contro i 327 nello stesso periodo dell'anno precedente. L'utile di periodo di pertinenza della Capogruppo ammonta a 27 milioni da 202 l'anno scorso. MPS ha ceduto pro soluto un portafoglio di crediti Non Performing per un Gross Book Value complessivo di 917,5 milioni di euro a illimity, Intrum e AMCO.
Annunciato l'ingresso di Banco Santander, Barclays e Stifel nel consorzio di garanzia dell'aumento di capitale da 2,5 miliardi di euro: a tal proposito l'a.d. Luigi Lovaglio ha escluso l'ipotesi che lo Stato possa aumentare la quota nell'operazione.

Simone Ferradini - www.ftaonline.com

Fonte News

 

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