Brusca accelerazione rialzista per Tenaris (+7,8% a 17,3050 euro) grazie ai dati 2022. Il gruppo ha chiuso lo scorso esercizio con ricavi in crescita dell'80% a 11,763 miliardi di dollari, EBITDA +168% a 3,648 miliardi, margine EBITDA a 31,0% da 20,85 nel 2021, utile netto dei soci +132% a 2,553 miliardi.
Nel quarto trimestre risultati positivi e superiori al consensus raccolto da Bloomberg: ricavi +76% a 3,620 miliardi di dollari (consensus 3,519), EBITDA +163% a 1,269 miliardi (1,148), margine EBITDA 35,1% da 23,5% nel trim4 2021 (32,6%), utile netto dei soci +118% a 807 milioni (793).
Proposti ulteriori dividendi per 401 milioni di euro (oltre ai 201 in acconto pagati a novembre), totale 602 contro i 484 dell'anno scorso.
Lo scenario delineato dal management vede un miglioramento delle prospettive con domanda globale di prodotti OCTG (Oil Country Tubular Goods) nel 2023 sui livelli massimi dal 2014: per il primo semestre dell'anno ricavi ed EBITDA sono attesi un ulteriore rialzo con margini vicini agli attuali livelli.
L'analisi del grafico di Tenaris mette in evidenza il rally partito a ottobre 2020, con le quotazioni ormai a ridosso delle resistenze di lungo periodo a 17,50-17,60 euro circa (massimi allineati del 2011, 2013, 2014 e gennaio 2023): una vittoria su questi riferimenti lancerebbe i prezzi verso il record storico dell'estate 2008 a 22,4650.
Discese sotto 14,90-15,00 creerebbero invece le premesse per una correzione verso 13,80 e 12,00.
Simone Ferradini - www.ftaonline.com