Usa: Tesla e Pil spingono la Borsa

26/01/2023 22:57

Usa: Tesla e Pil spingono la Borsa

La Borsa di New York ha chiuso la seduta in rialzo sostenuta dall'ottima performance di Tesla e dalla crescita del Pil (superiore alle attese). Il Dow Jones ha guadagnato lo 0,61%, l'S&P 500 l'1,10% ed il Nasdaq Composite l'1,76%.
Riflettori puntati sul dato di dicembre del Pce Price Index, metrica privilegiata dalla Federal Reserve (Fed) per l'inflazione, che sarà pubblicato venerdì 27 gennaio.
A meno di sorprese dell'ultima ora è comunque molto probabile che l'istituto centrale di Washington rallenti il passo della sua stretta monetaria in occasione del Federal Open Market Committee (Fomc) di 31 gennaio-1° febbraio. Secondo il FedWatch Tool di Cme Group sono attualmente al 99,7% le percentuali di un rialzo dei tassi Usa di "soli" 25 punti base.
Tra i titoli in evidenza Tesla +10,97%.

Il produttore di vetture elettriche ha fornito un outlook convincente. Per il 2023 Tesla prevede di superare gli 1,8 milioni di veicoli prodotti e possibilmente raggiungere quota 2 milioni. Nel 2022 l'output è rimbalzato del 47% a 1,37 milioni.Chevron +4,75%. Il colosso petrolifero ha annunciato un programma di acquisto di azioni proprie da 75 miliardi di dollari.

IBM -4,50%. Big Blue ha annunciato una ristrutturazione che riguarderà tra l'1% e l'1,5% del suo organico complessivo (circa 3.900 i posti di lavoro a rischio).
Levi Strauss & Co. +7,45%. Lo storico marchio di jeans ha registrato nel quarto trimestre un utile per azione rettificato ampiamente superiore al consensus.

Meglio del previsto anche i ricavi.
Sul fronte macroeconomico il prodotto interno lordo (Pil) nel quarto trimestre 2022 è cresciuto del 2,9% su base sequenziale annualizzata, contro il 3,2% della lettura finale del terzo (0,6% la flessione del periodo aprile-giugno) e il 2,8% del consensus.
Le nuove richieste di sussidi di disoccupazione sono calate nella settimana chiusa il 20 gennaio a 186.000 unità dalle 192.000 precedenti, contro le 205.000 del consensus.
Gli ordinativi di beni durevoli (dato preliminare) sono saliti a dicembre del 5,6% mensile, dopo il declino dell'1,7% della lettura finale di novembre (0,7% il rialzo di ottobre) e contro il progresso del 2,4% del consensus.

Gli ordini di beni durevoli core (escludendo i trasporti) sono invece scesi dello 0,1% contro il rialzo dello 0,1% di ottobre e novembre (0,9% il declino di settembre) e la flessione dello 0,2% attesa dagli economisti.
Lo U.S. Chicago Fed National Activity ha registrato a novembre una crescita a -0,51 punti dagli -0,05 punti della lettura finale di ottobre (0,17 punti in settembre).

Il deficit commerciale di beni (dato preliminare) ha registrato a dicembre un declino a 90,3 miliardi di dollari dagli 82,9 miliardi della lettura finale di novembre (98,8 miliardi in ottobre). Nel mese le esportazioni sono state pari a 166,8 miliardi (contro i 169,2 miliardi precedenti), a fronte di 257,1 miliardi di importazioni (252,4 miliardi in novembre).
Le vendite di abitazioni nuove si sono attestate a dicembre a 616 mila unità (dato annualizzato), +2,3% rispetto alle 602 mila (dato rivisto da 640 mila) di novembre e -26,6% su dicembre 2021.

Il consensus era per 617 mila unità.

RV - www.ftaonline.com

© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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