A2A presenta il Piano Strategico 2024-35: obiettivi finanziari e politica dei dividendi
12/03/2024 08:54

A2A ha presentato il suo nuovo Piano Strategico per il periodo 2024-2035, che punta a consolidare ulteriormente la solidità industriale del Gruppo attraverso consistenti investimenti. Questa strategia segue i positivi risultati ottenuti nei primi tre anni del Piano precedente, 2021-2030, e mira ad allineare le attività aziendali con le tendenze a lungo termine per creare valore in modo sostenibile. Il focus del Piano è sulle infrastrutture, sulle risorse umane, sulle imprese, sulla decarbonizzazione e sullo sviluppo future-fit.
Il Gruppo A2A conferma il suo impegno nella transizione ecologica dell'Italia, con previsti investimenti per un totale di 22 miliardi di euro nei prossimi 12 anni. Di questi, 6 miliardi saranno destinati all'Economia circolare e 16 miliardi alla Transizione energetica, con più del 70% di tali investimenti già autorizzati o in fase di implementazione.
Il Piano prevede che i CAPEX in linea con la Tassonomia europea raggiungeranno il 78% in media nel periodo considerato. È stimato che il RAB delle reti elettriche raggiungerà i 3,4 miliardi di euro entro la fine del 2035, con una crescita annua media superiore al 10%. L'EBITDA è previsto a 2,2 miliardi di euro nel 2026, per poi superare i 3,2 miliardi di euro alla fine del Piano, di cui oltre il 40% sarà generato da attività regolate o a bassa volatilità.
L'utile netto ordinario è atteso a 0,6 miliardi di euro nel 2026, con una crescita fino a oltre 1 miliardo di euro entro il 2035. Il Piano include una politica di dividendi che prevede una crescita annua di almeno il 3% nel periodo considerato. Il rapporto PFN/EBITDA sarà inferiore a 2,8x per l'intera durata del Piano, confermando l'impegno del Gruppo nel mantenere il suo rating attuale. Infine, si prevede che il debito sostenibile raggiungerà oltre l'80% nel 2026 e il 100% nel 2035, secondo quanto pianificato.
Il Gruppo A2A conferma il suo impegno nella transizione ecologica dell'Italia, con previsti investimenti per un totale di 22 miliardi di euro nei prossimi 12 anni. Di questi, 6 miliardi saranno destinati all'Economia circolare e 16 miliardi alla Transizione energetica, con più del 70% di tali investimenti già autorizzati o in fase di implementazione.
Il Piano prevede che i CAPEX in linea con la Tassonomia europea raggiungeranno il 78% in media nel periodo considerato. È stimato che il RAB delle reti elettriche raggiungerà i 3,4 miliardi di euro entro la fine del 2035, con una crescita annua media superiore al 10%. L'EBITDA è previsto a 2,2 miliardi di euro nel 2026, per poi superare i 3,2 miliardi di euro alla fine del Piano, di cui oltre il 40% sarà generato da attività regolate o a bassa volatilità.
L'utile netto ordinario è atteso a 0,6 miliardi di euro nel 2026, con una crescita fino a oltre 1 miliardo di euro entro il 2035. Il Piano include una politica di dividendi che prevede una crescita annua di almeno il 3% nel periodo considerato. Il rapporto PFN/EBITDA sarà inferiore a 2,8x per l'intera durata del Piano, confermando l'impegno del Gruppo nel mantenere il suo rating attuale. Infine, si prevede che il debito sostenibile raggiungerà oltre l'80% nel 2026 e il 100% nel 2035, secondo quanto pianificato.
(Redazione Traderlink)
(Questo articolo è stato creato con l'ausilio di un sistema di AI, dietro supervisione e controllo della nostra redazione, con lo scopo di arricchire dati e informazioni)
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