Amazon: domanda in calo, taglia oltre 18 mila posti di lavoro

Amazon taglia il 6% dei dipendenti corporate

Annuncio a sorpresa di Andy Jassy: il CEO di Amazon ha comunicato che l'analisi finalizzata alla programmazione 2023 iniziata qualche mese fa ha condotto alla decisione di eliminare oltre 18 mila posti di lavoro.
Si tratta del 6% circa dei 300 mila dipendenti impiegati nella parte "corporate" del gruppo (sul totale di 1,5 milioni, comprendendo i lavoratori dei magazzini). In particolare, la maggior parte delle uscite sarà nelle divisioni Amazon Stores e People, Experience, and Technology (PXT).

Decisione a sorpresa a causa di una fuga di notizie

Si tratta di una netta accelerazione rispetto a quanto annunciato a novembre, quando Amazon comunicò l'intenzione di effettuare licenziamenti nella divisione Devices and Books e di introdurre incentivi all'uscita volontaria dalla PXT.

Normalmente queste decisioni vengono rese pubbliche solo dopo averle comunicate ai diretti interessati: stavolta questo non è avvenuto perché un membro del team di Jassy ha fatto uscire la notizia. Poco prima del comunicato di Amazon il Wall Street Journal ha riferito dell'arrivo di oltre 17 mila lettere di licenziamento.

Forza lavoro in eccesso dopo le massicce assunzioni degli anni passati

Oltre alle incertezze macro, Jassy ha motivato la decisione con il forte incremento della forza lavoro attuato negli ultimi anni per far fronte alla crescita della domanda da parte dei clienti.

Ricordiamo il forte impulso fornito dalla pandemia e dalle restrizioni agli spostamenti, tutti elementi che hanno creato le condizioni per un surplus di acquisti on-line. Il graduale ritorno alla normalità ha eliminato questo surplus e determinato una eccesso di forza lavoro che Amazon intende ridurre per mantenere una struttura costi-ricavi efficiente.