Amazon ha superato le previsioni di guadagni e fatturato, portando una ventata di ottimismo ai suoi azionisti. Il gigante del commercio elettronico ha riportato un aumento del 13% del suo fatturato nel terzo trimestre dell'anno, raggiungendo i 143,1 miliardi di dollari e superando le stime di 141,4 miliardi. I profitti sono più che triplicati, raggiungendo 9,9 miliardi di dollari, ben oltre le aspettative degli analisti, grazie anche a un guadagno straordinario di 1,2 miliardi da un investimento in Rivian, una società di veicoli elettrici.
In seguito a questo annuncio, le azioni di Amazon hanno guadagnato il 5% in Borsa. L'azienda ha visto un aumento del 40% del valore delle sue azioni da inizio anno. Un punto di forza nel bilancio di Amazon è stato l'aumento del 26% nei ricavi pubblicitari digitali, superando i rivali Google e Facebook. Le vendite di pubblicità hanno fruttato ad Amazon 12,1 miliardi, oltre gli 11,6 miliardi previsti. Il commercio elettronico, settore fondamentale dell'azienda, ha visto una crescita del 7%.
Al contrario, i servizi cloud di Amazon, denominati Aws, hanno mostrato un rallentamento, crescendo solo del 12%, in contrasto con la crescita del 29% di Azure di Microsoft e del 22% di Google Cloud. Nonostante il rallentamento, i dirigenti di Amazon rimangono ottimisti sul futuro di Aws, sottolineando l'importanza crescente dell'intelligenza artificiale nel settore.
Per il trimestre in corso, che include il periodo festivo, Amazon prevede un fatturato di circa 163,5 miliardi di dollari, un aumento del 9,6%. Il CEO, Andy Jassy, ha evidenziato gli avanzamenti dell'azienda in termini di efficienza dei costi e ha espresso fiducia nella stabilizzazione della crescita del business cloud.
Le performance delle cosiddette "Big Tech" sono attentamente monitorate dagli investitori. Gruppi come Amazon, Alphabet, Microsoft, Meta e Netflix hanno superato le previsioni in questa stagione di trimestrali. L'unico che manca all'appello è Apple, che riporterà i suoi dati a novembre. Nonostante i risultati positivi, non tutte le aziende hanno visto un aumento del valore delle loro azioni, a causa delle incertezze future legate all'economia e alle tensioni geopolitiche. Alphabet, ad esempio, ha risentito delle delusioni sulle aspettative legate al cloud, mentre Meta ha espresso preoccupazioni per la possibile volatilità nel settore della pubblicità a causa delle tensioni in Medio Oriente.
(Redazione)