Amazon sta subendo un calo superiore al -7% a Wall Street nonostante la pubblicazione dei risultati trimestrali relativi al secondo trimestre 2025 che, a livello generale, hanno battuto le aspettative degli analisti sia per ricavi che per utili. Amazon ha riportato ricavi per 167,7 miliardi di dollari (in crescita del 13% su base annua e sopra le stime) e un utile per azione di 1,68 dollari (contro i 1,33 dollari previsti dagli analisti).
I motivi del sell-off
Il motivo principale del sell-off è stato il segmento Amazon Web Services (AWS): la “nuvola” di Amazon è cresciuta del 17%, raggiungendo 30,9 miliardi di dollari, ma questo tasso di crescita è stato giudicato deludente rispetto alla concorrenza. Microsoft Azure (+39%) e Google Cloud (+32%) hanno infatti registrato performance molto superiori nello stesso periodo. Inoltre, la marginalità di AWS è scesa al 32,9% rispetto al 35,5% di un anno fa e al 39,5% del trimestre precedente.
Anche le guidance per il prossimo trimestre hanno deluso, con Amazon che prevede un utile operativo tra 15,5 e 20,5 miliardi di dollari, al di sotto delle stime medie degli analisti (19,4 miliardi).
Ulteriori pressioni
Ulteriori fattori di pressione vengono dagli investimenti massicci di Amazon, soprattutto sul fronte infrastrutturale per l’intelligenza artificiale: il colosso prevede investimenti annuali in capex superiori a 118 miliardi di dollari per restare competitivo, cifra ben maggiore rispetto agli 83 miliardi spesi lo scorso anno.
In sintesi, la semidelusione sulle prospettive del cloud, una marginalità sotto pressione e la corsa alle spese nell’AI hanno scatenato prese di profitto e vendite aggressive sul titolo, che resta comunque giudicato solido da molti analisti nel lungo termine.
(Redazione)
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