Antitrust: Google patteggia con USA e paga per restrizioni illegali

Redazione Traderlink Redazione Traderlink - 21/12/2023 12:42

Antitrust: Google patteggia con USA e paga per restrizioni illegali

Alphabet, la società madre di Google, ha deciso di risolvere una questione antitrust negoziando con gli Stati Uniti e accettando di pagare oltre 700 milioni di dollari. L'azienda ha scelto la via del patteggiamento, impegnandosi a depositare 630 milioni di dollari in un fondo di risarcimento per i consumatori e 70 milioni di dollari in un fondo da utilizzare da parte degli stati. L'accordo, riportato in documenti depositati presso il tribunale federale di San Francisco, è ancora in attesa di approvazione giudiziaria. Secondo le condizioni dell'accordo, i consumatori ritenuti idonei riceveranno almeno 2 dollari, con possibili pagamenti aggiuntivi basati sulla loro spesa su Google Play tra il 16 agosto 2016 e il 30 settembre 2023. L'intesa è stata accettata anche dal Distretto di Columbia, Porto Rico e le Isole Vergini, oltre a 50 stati americani. 

La denuncia

Alphabet era accusata di applicare prezzi eccessivi ai consumatori mediante restrizioni illegali sulla distribuzione di app su dispositivi Android e tariffe per le transazioni in-app. Sebbene l'accordo fosse stato annunciato a settembre, i dettagli finanziari non erano noti a causa di un processo parallelo che vedeva Alphabet opposta a Epic Games, produttrice di "Fortnite". La settimana scorsa, tuttavia, un tribunale federale della California ha dato ragione a Epic, riconoscendo come anticoncorrenziali alcune condizioni del business delle app di Google. 

La risposta di Google

Google ha annunciato che sta ampliando la possibilità per gli sviluppatori di app e giochi di offrire ai consumatori un'alternativa al sistema di fatturazione di Play per gli acquisti in-app. Negli Stati Uniti, l'azienda ha sperimentato la "fatturazione a scelta" per più di un anno. Come parte dell'accordo, Google semplificherà il processo per gli utenti di scaricare app direttamente dagli sviluppatori. 

Il procuratore generale democratico della Carolina del Nord, Josh Stein, ha dichiarato che i cambiamenti che Google è obbligata a mettere in atto porteranno a una maggiore innovazione tra gli sviluppatori di app e a prezzi più bassi per i consumatori. Gli avvocati degli stati hanno sottolineato l'unicità di questo risultato, non essendo mai riusciti prima d'ora a ottenere rimedi di tale portata da Google o altre importanti piattaforme digitali.

Il titolo in borsa

La situazione critica, non sembra avere impatto sul titolo in borsa: nella seduta di ieri 20 dicembre, Alphabet ha toccato un nuovo massimo annuale, avvicinandosi alla soglia dei 140 punti. Vedremo cosa succederà da qui a fine anno.

(Redazione)

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