Antonio Filosa, 52 anni, è ufficialmente il nuovo amministratore delegato di Stellantis, il colosso automobilistico nato dalla fusione tra FCA e PSA. Con un’esperienza ventennale nel settore, iniziata in Fiat nel 1999, Filosa rappresenta l’ultimo manager nominato da Sergio Marchionne e si insedia in un momento cruciale per il gruppo, chiamato a gestire una transizione industriale e finanziaria complessa.
Un debutto sobrio ma determinato
Il primo giorno di Filosa alla guida di Stellantis segna l’avvio di una nuova era. Il manager ha scelto un tono sobrio e pragmatico, consapevole delle sfide che attendono il gruppo: margini in calo, accelerazione verso l’elettrico, crescente competizione globale, soprattutto da parte dei costruttori cinesi, e un contesto geopolitico incerto con il possibile ritorno di dazi e barriere commerciali dagli Stati Uniti.
Il nuovo Leadership Team: competenze interne e spirito imprenditoriale
Filosa ha annunciato il suo nuovo Leadership Team, composto prevalentemente da figure interne al gruppo, con competenze profonde e una profonda conoscenza dei brand, dei prodotti e dei mercati Stellantis. Tra i nomi chiave:
- Davide Mele, a capo del Product Planning;
- Monica Genovese, responsabile Vendite;
- Emanuele Cappellano, nuovo numero uno di Stellantis Pro One e responsabile Sud America;
- Doug Ostermann, CFO e responsabile di fusioni e acquisizioni;
- Jean-Philippe Imparato, alla guida dell’Europa allargata e dei brand europei, inclusa Maserati;
- Philippe de Rovira, responsabile del resto del mondo e dei servizi finanziari.
Altri ruoli strategici sono affidati a figure come Ralph Gilles (Design), Olivier François (Marketing) e Alison Jones (Parts & Services e Circular Economy).
Una leadership radicata e orientata al futuro
Filosa mantiene anche la responsabilità diretta per il Nord America e i brand americani, riconoscendo l’importanza di questa area come motore di cassa del gruppo. Il CEO ha sottolineato il valore delle persone di Stellantis, dei marchi iconici e della fedeltà dei clienti come leve fondamentali per affrontare le sfide future.
“Il team che annuncio oggi rappresenta il meglio di Stellantis, con competenze di alto livello e uno spirito imprenditoriale essenziale per il nostro successo”, ha dichiarato Filosa, evidenziando l’importanza della collaborazione con concessionari, fornitori e comunità.
Il contesto industriale: sfide e opportunità
L’industria automobilistica globale sta attraversando una fase di trasformazione senza precedenti. La spinta verso l’elettrico richiede investimenti ingenti e rapidi adattamenti tecnologici, mentre la concorrenza cinese si fa sempre più aggressiva. In Europa, Stellantis deve rafforzare la sua posizione nei segmenti elettrici ad alto volume, mentre in Nord America il rallentamento dei profitti impone una gestione attenta.
Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca introduce inoltre un’incognita politica con possibili nuove barriere commerciali, che potrebbero complicare ulteriormente il quadro.
Il trend ribassista si aggrava
Stellantis continua a mostrare segnali di forte debolezza, con un quadro tecnico che evidenzia una netta inversione di tendenza al ribasso. L'andamento degli ultimi mesi conferma una dinamica negativa persistente, culminata in un crollo del -57,10% nell’ultimo anno, come riportato nella sezione “Dati End of Day”.
Guardando al grafico a un anno, è evidente un lento ma inesorabile deterioramento del prezzo, che da massimi superiori a 20 euro è sceso fino agli attuali 8,072 euro. Il tentativo di consolidamento osservato tra novembre 2024 e marzo 2025 non ha trovato la forza necessaria per un rimbalzo duraturo. Anzi, da aprile in poi il trend ha ripreso con ancora più decisione la sua direzione discendente.
La sezione “Meteo del titolo”, elaborata dagli algoritmi di VisualTrader Online ogni sera, restituisce un'immagine fosca: temporale in corso nel breve termine, con indicazioni negative anche nel medio e lungo periodo. Le condizioni tecniche risultano fragili su tutti gli orizzonti temporali.
A confermare questa diagnosi interviene l’analisi tecnica multi-timeframe, che fotografa una situazione delicata: nel breve termine la barra di valutazione è chiaramente sbilanciata verso il rosso, con pochi segnali positivi; nel medio e lungo termine, il quadro non migliora, con indicatori e oscillatori come RSI, MACD e medie mobili che continuano a segnalare fasi di ipervenduto e trend discendenti.
(Redazione)
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