Il Consiglio di Amministrazione di Ariston Holding N.V. ha annunciato oggi i risultati finanziari relativi ai primi nove mesi del 2023. Nel periodo considerato, il fatturato netto è stato di 2.287 milioni di euro, registrando un aumento del 32,6% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente (+2,6% pro-forma). L'EBIT adjusted ha raggiunto i 227 milioni di euro, con una crescita del 62,8% rispetto ai 9M 2022. L'utile ante imposte è stato di 206 milioni di euro, segnando un incremento del 68,9% rispetto all'anno precedente. Il free cash flow è stato di -31 milioni di euro, migliorando rispetto ai -62 milioni di euro registrati nei 9M 2022. La posizione finanziaria netta (debito) è stata di 704 milioni di euro, principalmente a causa dell'acquisizione di Wolf-Brink, del pagamento dei dividendi e dell'incremento stagionale del capitale circolante netto.
Il Presidente Esecutivo di Ariston Group, Paolo Merloni, si è espresso soddisfatto dei risultati ottenuti e ha attribuito la crescita della società all'ottimo risultato del nuovo business Wolf-Brink. Ha sottolineato l'importanza di posizionarsi in un momento di alta volatilità dei mercati europei e ha evidenziato il ruolo globale di Ariston Group nella fornitura di soluzioni rinnovabili, ibride e ad alta efficienza per il riscaldamento, l'acqua calda e il trattamento dell'aria.
Il CEO di Ariston Group, Maurizio Brusadelli, ha commentato positivamente la crescita continua dell'azienda, soprattutto in mercati chiave come la Germania e l'Europa centrale. Ha sottolineato la capacità di Ariston Group di preservare e aumentare la marginalità, nonostante le sfide presenti in alcuni mercati, in particolare in Italia, e gli effetti negativi dei tassi di cambio. Ha inoltre sottolineato gli investimenti nell'innovazione e nel futuro dell'azienda.
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(Questo articolo è stato creato con l'ausilio di un sistema di AI, dietro supervisione e controllo della nostra redazione, con lo scopo di arricchire dati e informazioni)