Buone notizie per i dipendenti pubblici, in particolare del comparto scuola: gli arretrati stipendi NoiPA legati al taglio del cuneo fiscale arriveranno nel cedolino di giugno 2025. Dopo mesi di ritardi e aggiornamenti tecnici sulla piattaforma NoiPA, finalmente il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha confermato l’erogazione automatica del beneficio, che comprenderà anche le somme arretrate da gennaio a maggio. Il tutto in un’unica soluzione, direttamente in busta paga.
L’intervento è parte della manovra finanziaria 2025 e ha l’obiettivo di aumentare il netto in busta per lavoratori con redditi medio-bassi. La misura sarà visibile nel prossimo cedolino, ma sarà anche possibile rifiutarla – scelta utile in alcuni casi specifici.
Quando arriveranno gli arretrati degli stipendi NoiPA? Chi ne ha diritto? E come saranno calcolate le detrazioni fiscali? Scopriamo tutto quello che c’è da sapere per non farsi trovare impreparati.
Prima però vi lasciamo al video Youtube di NoiPA - Servizi PA a Persone PA su come leggere il cedolino.
Quando arrivano gli arretrati NoiPA e come verificarli nel cedolino
L’accredito degli arretrati NoiPA è fissato per il 23 giugno 2025, insieme allo stipendio mensile ordinario. Non sono previsti pagamenti separati: tutto sarà accorpato in un’unica voce visibile sul cedolino. L’aggiornamento sarà automatico e interesserà tutto il personale scolastico pagato tramite NoiPA: insegnanti, amministrativi, tecnici e collaboratori ATA.
A partire da giugno, la piattaforma NoiPA integrerà anche gli arretrati relativi ai mesi da gennaio a maggio, applicando il taglio al cuneo fiscale con effetto retroattivo. Il beneficio sarà visibile nel riepilogo stipendiale sotto una voce dedicata, che andrà a incrementare l’importo netto ricevuto.
Gli utenti che desiderano rifiutare l'applicazione del taglio fiscale – ad esempio per motivi legati a specifiche situazioni fiscali personali – potranno farlo direttamente nella propria area personale sul portale NoiPA, entro i termini stabiliti prima dell’emissione del cedolino.
Chi ha diritto agli arretrati NoiPA: requisiti e fasce di reddito interessate
Il beneficio del taglio al cuneo fiscale – e quindi l’erogazione degli arretrati sugli stipendi NoiPA – non spetta a tutti in egual misura, ma varia in base al reddito annuo dichiarato. A beneficiare maggiormente saranno i dipendenti pubblici con redditi tra i 20.000 e i 32.000 euro annui, ai quali spetta una detrazione fissa di 1.000 euro su base annuale. Questo si traduce in un aumento mensile di circa 83 euro, che moltiplicato per i sei mesi (gennaio–giugno) porta a un accredito netto di circa 500 euro.
Anche i lavoratori con redditi inferiori ricevono un vantaggio, seppur più contenuto: le aliquote ridotte o le detrazioni variano in funzione delle fasce di reddito e possono arrivare fino a 90 euro totali. Oltre i 40.000 euro annui, invece, non è previsto alcun beneficio.
La detrazione sarà automatica e visibile nel cedolino, ma l’effettivo impatto può variare in base alla presenza di altri elementi in busta paga (come bonus, detrazioni per familiari a carico, conguagli, ecc.).
Come accedere alle detrazioni e cosa cambia nel cedolino NoiPA
Le detrazioni legate agli arretrati NoiPA saranno gestite in automatico dal sistema e applicate senza la necessità di presentare richieste manuali. Tuttavia, è importante controllare la correttezza dei dati personali e fiscali nella propria area riservata NoiPA, per evitare errori nel calcolo delle somme spettanti.
Chi preferisce non usufruire della detrazione, può comunicarlo direttamente online. Questa opzione potrebbe risultare utile in casi particolari, ad esempio per chi ha altre detrazioni che incidono negativamente sul conguaglio fiscale di fine anno.
Nel cedolino di giugno saranno presenti tre elementi fondamentali:
- Il bonus mensile derivante dalla nuova normativa fiscale;
- Gli arretrati da gennaio a maggio;
- La voce che consente di gestire o rifiutare il beneficio direttamente online.
L’accredito sarà erogato in concomitanza con lo stipendio ordinario e costituirà un incremento significativo del netto percepito, specialmente per le fasce di reddito medio-basse.