Il mese di giugno 2025 doveva rappresentare un momento di svolta per il personale delle Forze Armate e delle Forze di Polizia, con l’arrivo degli arretrati dello stipendio NoiPA legati al contratto 2022–2024. Invece, si trasforma in una vera e propria doccia fredda: nessun pagamento straordinario, nessun aumento, nessuna comunicazione chiara da parte del Ministero dell’Economia.
La delusione è palpabile. Sindacati sul piede di guerra, ministro Piantedosi pronto alla rottura, Crosetto ancora silenzioso. La gestione NoiPA finisce sotto accusa. Ma chi resta davvero a mani vuote? E quali scenari si stanno aprendo?
Chi non riceverà gli arretrati? Cosa sta causando i ritardi? Esiste una data certa per i pagamenti? Scopriamo tutti i dettagli.
Prima però vi lasciamo al video Youtube di NoiPA - Servizi PA a Persone PA su come controllare e leggere il cedolino NoiPA.
Cedolino stipendio giugno 2025: niente arretrati e aumenti promessi
La tanto attesa emissione straordinaria del 26 maggio 2025 non è mai arrivata. E il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi lo ha confermato indirettamente il 22 maggio in Senato: nessun arretrato sarà accreditato a giugno, così come non lo è stato a maggio.
Una notizia che ha gelato le speranze di oltre 400.000 lavoratori in divisa, i quali aspettavano gli aumenti contrattuali netti promessi (tra i 100 e i 120 euro al mese) e gli arretrati accumulati che avrebbero potuto superare i 2.000 euro a testa. Tutto rimandato a data da destinarsi.
Chi si aspettava un segnale chiaro nel cedolino NoiPA di giugno, dovrà ancora attendere. E il malcontento cresce giorno dopo giorno tra le fila del personale in divisa.
Forze Armate e Polizia pronte all’uscita da NoiPA
Il fallimento nella gestione degli arretrati ha sollevato critiche fortissime contro NoiPA, il sistema centralizzato per il pagamento del personale della Pubblica Amministrazione. In prima linea, il ministro Piantedosi, che al Senato ha lanciato un ultimatum: se i problemi non saranno risolti subito, il Dipartimento di Pubblica Sicurezza uscirà da NoiPA per adottare un sistema autonomo.
Una presa di posizione netta che ha raccolto l’appoggio di tutte le principali sigle sindacali.
Nel frattempo, anche il comparto Difesa osserva con attenzione. Le Forze Armate vivono la stessa situazione e potrebbero seguire l’esempio della Polizia. Tuttavia, al momento nessun segnale ufficiale, lasciando i militari in una situazione di incertezza totale.
Arretrati stipendio NoiPA: tra ritardi strutturali e tensione politica
Il problema è ormai strutturale, ma anche politico. Il contratto 2022–2024 è stato firmato oltre cinque mesi fa, ma il sistema NoiPA non è ancora stato aggiornato per recepire le nuove tabelle retributive. Le cause? Disallineamenti tra comparti, carenze tecnologiche e burocrazia paralizzante.
Questo stallo coinvolge due ministeri chiave, Interno e Difesa, e rischia di scardinare il modello di gestione centralizzata voluto per razionalizzare la spesa pubblica. La fiducia è ai minimi storici e la richiesta di un sistema di gestione separato per il personale in divisa si fa sempre più concreta.
Intanto, migliaia di lavoratori guardano al cedolino di giugno con frustrazione e amarezza, mentre i sindacati chiedono un tavolo tecnico urgente per trovare soluzioni rapide, efficaci e durature.