Con la conclusione del primo ciclo di 18 mesi dell’Assegno di Inclusione, migliaia di famiglie si preparano a presentare una nuova domanda per ottenere il beneficio anche nel secondo semestre del 2025. Tuttavia, secondo la normativa attuale, è previsto un mese di pausa obbligatoria prima del rinnovo: una finestra di 30 giorni senza erogazioni che rischia di mettere in difficoltà numerosi nuclei con fragilità economiche.
Per risolvere questa criticità, il Governo ha annunciato un intervento che punta a evitare l’interruzione dell’erogazione e a garantire la continuità del sostegno economico, in attesa dell'approvazione definitiva di una norma ad hoc. A confermarlo è la ministra del Lavoro, Marina Calderone, che ha preannunciato l’introduzione di un contributo straordinario nel primo provvedimento normativo utile.
Cosa cambierà quindi per le famiglie beneficiarie? Chi potrà accedere al contributo straordinario? E come funziona la nuova procedura di rinnovo dell’Assegno di Inclusione? Scopriamolo insieme.
Prima però vi lasciamo al video YouTube di Mr LUL lepaghediale sulle ultime novità in merito all'Assegno di Inclusione.
Assegno di Inclusione 2025: verso il rinnovo senza sospensione
L’Assegno di Inclusione è stato introdotto il 1° gennaio 2024 come misura di sostegno per le famiglie in difficoltà economica, con una durata iniziale di 18 mesi. Al termine di questo periodo, è prevista la possibilità di rinnovo per ulteriori 12 mesi, ma con una pausa obbligatoria di 30 giorni.
Questa sospensione è stata pensata come intervallo tecnico tra un ciclo e l’altro, ma nella pratica rappresenta un mese senza alcun reddito per chi si affida all’ADI come unica fonte di sostegno. Considerando che molti nuclei familiari iniziarono a percepire l’assegno a gennaio 2024, il primo ciclo terminerà con la mensilità di giugno 2025.
In base alle regole attuali, la domanda per il nuovo periodo può essere inoltrata dal 1° luglio 2025, ma il beneficio riprenderebbe solo ad agosto, lasciando scoperto il mese di luglio. Questa finestra rischia di colpire circa 360mila famiglie, ovvero più di 800mila persone, spesso in condizioni economiche precarie.
Il contributo straordinario che evita la sospensione dell'Assegno di Inclusione
Per evitare il blocco dell’erogazione nel mese di luglio, il Ministero del Lavoro ha annunciato un provvedimento urgente: si tratta di una misura straordinaria che sarà inserita nel primo testo normativo utile. L’obiettivo è garantire la continuità del sostegno anche durante il passaggio tra il primo ciclo e il rinnovo dell’Assegno di Inclusione.
Secondo quanto dichiarato dalla ministra Calderone, il contributo straordinario verrà riconosciuto ai nuclei familiari che completano il primo ciclo di 18 mesi. In altre parole, a chi riceve l’ultima mensilità a giugno verrà comunque assicurato un pagamento anche per luglio, evitando l’interruzione prevista dal decreto originario.
Questa novità rappresenta un passo significativo per assicurare che l’Adi continui a svolgere la sua funzione sociale anche in fase di rinnovo, evitando il rischio che un semplice vuoto normativo comprometta la stabilità finanziaria di migliaia di famiglie.
Inoltre, il Governo ha previsto procedure semplificate per agevolare i rinnovi, in collaborazione con l’INPS, riducendo i tempi di lavorazione delle domande. È stato già confermato anche un aumento dell’importo mensile, previsto proprio per il 2025.
Come presentare la nuova domanda senza perdere il sostegno
La procedura per il rinnovo dell’Assegno di Inclusione rimane, nei fatti, simile a quella per la prima richiesta. La domanda può essere presentata a partire dal 1° luglio 2025, purché il nucleo abbia completato i 18 mesi del primo ciclo. È possibile inviare la richiesta online tramite il portale dell’INPS, utilizzando SPID, CIE o CNS, oppure rivolgendosi a un CAF abilitato.
Se la domanda viene accolta, il nuovo ciclo di erogazione inizia dal mese successivo, quindi in questo caso da agosto 2025. Tuttavia, grazie al contributo straordinario in arrivo, il mese di luglio sarà comunque coperto, permettendo ai beneficiari di non perdere nemmeno un giorno di sostegno economico.