Assegno di Inclusione giugno 2025, tutte le date INPS di pagamento: quando arriva la ricarica e chi lo perde

Benna Cicala Benna Cicala - 02/06/2025 07:30

Assegno di Inclusione giugno 2025, tutte le date INPS di pagamento: quando arriva la ricarica e chi lo perde

Assegno di Inclusione giugno 2025 presto in pagamento, ma nel rispetto delle dovute tempistiche. Il mese si apre infatti con l’erogazione delle pensioni, che in questa tornata arrivano con qualche giorno di ritardo rispetto al consueto calendario, e che riserveranno una brutta sorpresa a molti pensionati. 

La causa dello slittamento dell'accredito è da ricollegare alla Festa della Repubblica del 2 giugno, causa della posticipazione di diverse attività amministrative da parte dell’INPS.

Nel frattempo, cresce l’attenzione per le altre prestazioni economiche attese: NASpI, Assegno Unico e, Assegno di Inclusione, la misura che ha sostituito il Reddito di Cittadinanza e che interessa migliaia di nuclei familiari.

Ma quali sono le date previste per la ricarica della carta ADI a giugno? Chi potrebbe non riceverla? Come si può verificare se il pagamento è stato disposto dall’INPS? Prima di rispondere ai diversi interrogativi, vi lasciamo al video YouTube di Mr LUL lepaghediale sulle novità riguardanti il cedolino della pensione del mese appena iniziato.

Quando arriva il pagamento dell'Assegno di Inclusione giugno 2025

Iniziamo subito con le date di accredito della nuova ricarica ADI. L’INPS ha previsto due fasce temporali per l’erogazione dell’Assegno di Inclusione di giugno.

La prima riguarda i nuovi beneficiari, che riceveranno il pagamento dell'Assegno di Inclusione entro il 14 giugno, a condizione che la domanda sia stata accolta e che sia stato sottoscritto il Patto di Attivazione Digitale (PAD).

La seconda riguarda invece i percettori già in carico nei mesi precedenti, per i quali l’accredito sulla carta ADI è previsto entro il 27 giugno.

Va tenuto presente che le date possono subire variazioni. Ritardi o slittamenti sono possibili in presenza di verifiche in corso, aggiornamenti dell’ISEE, o mancata partecipazione ai percorsi previsti dai servizi sociali o dai centri per l’impiego. È dunque importante monitorare eventuali comunicazioni da parte dell’INPS o richieste di aggiornamento della documentazione.

Scadenza Assegno di Inclusione: chi non riceve il pagamento a giugno

Il mese di giugno 2025 segna anche una scadenza regolamentare per molti beneficiari dell’Assegno di Inclusione. Chi ha iniziato a riceverlo fin dal suo avvio, nel gennaio 2024, si avvicina infatti al limite massimo previsto di 18 mesi consecutivi di erogazione.

Una volta raggiunto questo termine, l’erogazione si interrompe automaticamente. La normativa prevede un mese di sospensione prima che si possa presentare una nuova domanda. La nuova richiesta dovrà seguire l’intero iter: aggiornamento dell’ISEE, verifica della composizione del nucleo familiare, e sottoscrizione del nuovo PAD (Patto di Attivazione Digitale). Non è previsto alcun rinnovo automatico.

Oltre alla scadenza dei 18 mesi prevista dalla normativa, l’Assegno può essere sospeso o revocato anche in altri casi, tra cui:

  • variazioni non comunicate nel nucleo familiare;
  • superamento dei limiti reddituali;
  • mancata partecipazione alle attività previste nel progetto di inclusione.

Come verificare le date della ricarica 

Verificare quando la ricarica alla Carta di Inclusione arriverà sulla carta di Poste Italiane è abbastanza semplice. È possibile controllare in autonomia se il pagamento dell’Assegno di Inclusione giugno 2025 è stato disposto dall’INPS. L'intera procedura di verifica avviene telematicamente.

Ecco come fare:

  1. Accedere al sito www.inps.it con SPID, CIE o CNS;
  2. Digitare nella barra di ricerca “Carta di Inclusione”;
  3. Entrare nella sezione “Disposizioni di pagamento”;
  4. Verificare se la ricarica di giugno è stata registrata.

In alternativa, si può usare l’app IO, se collegata al proprio profilo INPS, oppure rivolgersi a CAF e patronati. Il servizio clienti dell’ente previdenziale fornisce informazioni anche tramite numero verde.

È consigliabile controllare frequentemente anche l’area personale sul portale INPS per eventuali messaggi o richieste di integrazione documentale.

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