L’estate 2025 porta con sé una nuova occasione per chi vuole investire in modo sicuro e flessibile: l’asta BOT del 10 luglio 2025 è pronta a mettere sul mercato titoli di Stato a 12 mesi. I Buoni Ordinari del Tesoro restano uno degli strumenti più seguiti da risparmiatori e operatori istituzionali, grazie alla loro semplicità e alla garanzia dello Stato italiano.
Ma quali sono i dettagli da conoscere per cogliere questa opportunità? Quali sono le caratteristiche tecniche dell’asta BOT luglio 2025? Quando conviene acquistare? E quali sono le condizioni fiscali da considerare?
Scopriamolo insieme.
Prima però vi lasciamo al video YouTube di The New Finance - Federico Munari su cosa sono i Bot e come investire.
Caratteristiche dell’asta BOT del 10 luglio 2025
L’asta BOT di luglio 2025 riguarda una nuova emissione di titoli annuali, con scadenza il 14 luglio 2026. Si tratta di BOT senza cedola (zero coupon), cioè non prevedono pagamenti periodici di interessi. Il guadagno deriva interamente dalla differenza tra il prezzo di acquisto (scontato) e il rimborso finale (pari al 100% del valore nominale).
Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha fissato l’emissione per lunedì 14 luglio, data in cui i titoli verranno ufficialmente consegnati agli investitori. L’ammontare complessivo offerto è stato indicato in 7,5 miliardi di euro, in linea con le precedenti operazioni a 12 mesi.
Ogni BOT emesso avrà:
- Durata: 365 giorni
- Data emissione: 14 luglio 2025
- Data scadenza: 14 luglio 2026
- ISIN: ancora da attribuire
La sottoscrizione è aperta sia agli operatori professionali, tramite asta competitiva, sia ai risparmiatori, che potranno partecipare attraverso le banche e gli intermediari abilitati. Questa emissione non prevede BOT trimestrali, dato che — come confermato dal Tesoro — non sussistono esigenze particolari di cassa per quella scadenza.
Date da segnare: il calendario dell’asta Bot di luglio 2025
Il processo di asta per i BOT segue regole precise e scadenze puntuali. Ecco le tappe chiave per la nuova asta BOT di luglio 2025:
- 9 luglio: il MEF comunica l’importo ufficiale dell’emissione e le specifiche tecniche del titolo.
- 10 luglio (ore 11:00): termine per presentare le richieste di acquisto da parte dei risparmiatori attraverso gli intermediari.
- 11 luglio (ore 11:00): si svolge l’asta competitiva, riservata agli operatori specializzati.
- 14 luglio: data di regolamento, quando i titoli vengono accreditati ai sottoscrittori e i fondi prelevati.
Una volta emesso, il BOT potrà anche essere negoziato sul mercato secondario, permettendo a chi lo detiene di rivenderlo prima della scadenza, secondo le quotazioni di mercato.
Un dato importante: il 14 luglio 2025 scadranno anche BOT per 8,8 miliardi di euro. Ciò rientra nella normale rotazione dei titoli di Stato e offre continuità per chi desidera reinvestire i propri fondi.
Tassazione e rendimento: quanto può fruttare il tuo investimento
Dal punto di vista fiscale, i BOT si confermano uno degli strumenti più interessanti nel portafoglio dei piccoli risparmiatori. Il rendimento netto dipende dal prezzo stabilito in fase d’asta, ma grazie alla tassazione agevolata al 12,5%, restano competitivi rispetto ad altri strumenti a basso rischio.
Inoltre, i BOT:
- Non sono soggetti a imposta di successione
- Offrono sicurezza e liquidabilità, essendo garantiti dallo Stato italiano
- Sono adatti per la gestione della liquidità a breve termine, con una durata di soli 12 mesi
L’andamento dei tassi BCE continuerà a influenzare i rendimenti: se i tassi rimangono elevati, anche i BOT potrebbero offrire ritorni interessanti, in particolare in contesti di mercato instabile dove si cercano investimenti più prudenti.
Con una circolazione totale al 30 giugno 2025 di oltre 133 miliardi di euro, di cui più di 105 miliardi riferiti a BOT annuali, questi strumenti confermano il loro peso tra le scelte più solide per investitori attenti ed equilibrati.