Il consiglio di vigilanza della Banca Centrale Europea ha dato il via libera all’offerta pubblica di scambio (OPS) di Monte dei Paschi di Siena (MPS) su Mediobanca, aprendo la strada a uno dei più clamorosi deal bancari degli ultimi anni. L’annuncio, diffuso da Reuters e confermato da fonti vicine al dossier, segna un punto di svolta nel risiko finanziario italiano, con la storica banca senese pronta a sfidare i big del settore.
Cosa succede ora: i prossimi passi dell’OPS
L’ok della BCE, arrivato tramite procedura scritta, attende ora la ratifica formale del consiglio direttivo di Francoforte. Solo dopo la comunicazione ufficiale a MPS, scatterà il conto alla rovescia: saranno necessari cinque giorni per il nullaosta Consob, dopodiché l’offerta su Piazzetta Cuccia potrà partire, probabilmente già a luglio. Resta da definire la soglia minima di capitale di Mediobanca che MPS dovrà acquisire per il successo dell’operazione: il CEO Luigi Lovaglio punta a superare il 66%.
Numeri e protagonisti di una sfida miliardaria
L’OPS arriva dopo un anno di grandi manovre: lo Stato italiano ha ceduto il 15% di MPS a un gruppo ristretto di investitori italiani, tra cui le famiglie Del Vecchio e Caltagirone, Banco BPM e Anima, tutti azionisti di peso anche in Mediobanca. Oggi MPS vale circa 8,7 miliardi di euro, mentre Mediobanca sfiora i 16 miliardi, ben oltre i 14,6 miliardi dell’offerta lanciata da Siena per il 100% delle azioni. MPS può contare su una solida posizione di liquidità, rafforzata dai profitti record degli ultimi anni e da sentenze favorevoli che hanno liberato riserve accantonate.
Ombre e indagini: l’Europa e la Procura vigilano
Non mancano però le incognite. La Commissione europea sta esaminando la vendita del 15% di MPS per valutare la correttezza della procedura e verificare eventuali esclusioni di investitori internazionali, come UniCredit e BlackRock. Anche la Procura di Milano ha aperto un’indagine sulla trasparenza e il prezzo della cessione, con particolare attenzione agli accordi tra i nuovi azionisti e al ruolo di Banca Akros, intermediario dell’operazione.
Un risiko che cambia la mappa delle banche italiane
L’offerta di MPS su Mediobanca è destinata a ridisegnare gli equilibri nel settore bancario italiano, mettendo insieme due storici protagonisti della finanza nazionale e aprendo la porta a nuove aggregazioni. Il mercato guarda con attenzione ai prossimi sviluppi, tra attese di sinergie, possibili rilanci e il ruolo chiave degli azionisti storici.
Balzo dei due titoli a Piazza Affari
La notizia mette le ali ai due titoli di Borsa che nella prima ora di contrattazione raggiungono già ottimi risultati.
Monte dei Paschi raggiunge il +4.90% a quota 7,257, Mediobanca registra un +3.50% circa avvicinandosi alla soglia dei 19,800 entrambe le quotazioni erano state registrata il 10 giugno.
Oggi martedì 24 giugno, entrambe i titolo compaiono nella classifica dei migliori sette titoli dell'azionario italiano insieme a Buzzi, Unicredit, Prysmian, ed altri titoli a minore capitalizzazione.
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(Redazione)
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