Dal Governo arriva una novità interessante per le lavoratrici: un bonus da 480 euro destinato a chi ha figli a carico.
Un contributo che addirittura potrebbe coinvolgere una platea molto ampia, secondo quanto emerge dalle prime anticipazioni.
Vediamo nel dettaglio come funziona questo bonus, a chi spetta e, soprattutto, quando sarà disponibile.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al Canale Notizie.
Come funziona il nuovo bonus da 480 euro per le mamme lavoratrici
Secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, il Consiglio dei Ministri ha approvato recentemente un decreto Omnibus in cui è previsto un nuovo bonus per le mamme.
O meglio una nuova versione del già noto "bonus mamme", l?esenzione dai contributi previdenziali fino a un massimo di 3.000 euro l?anno.
Si tratta di un contributo economico, fino a un massimo di 480 euro, destinato appositamente alle lavoratrici con figli a carico.
Una misura che potrebbe coinvolgere molte donne in Italia: sempre secondo Il Sole, il fondo complessivo stanziato per la misura è pari a 480 milioni di euro, "di cui 418 milioni di oneri e 62 milioni di minori entrate per il 2025".
Con una dote del genere, teoricamente potrebbero beneficiarne fino a un milione di lavoratrici. Ma è davvero così?
A chi spetta per davvero il bonus da 480 euro
Stando a quanto riportato finora, il bonus da 480 euro non spetta a tutte le madri lavoratrici.
In realtà, il bonus va solo alle madri con almeno due figli, che:
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lavorano con un contratto a tempo determinato, in modo autonomo o da libere professioniste;
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sono titolari di reddito da lavoro non superiore a 40mila euro annui.
Importante precisare che non rientrano tra le beneficiarie le donne con un contratto di lavoro dipendente a tempo indeterminato o che svolgono un lavoro domestico.
Il contributo è valido fino al mese in cui il secondo figlio compie 10 anni. Se la madre ha più di due figli, il beneficio si estende fino al mese in cui il figlio più piccolo raggiunge la maggiore età (18 anni).
Per quanto riguarda l'importo, il contributo massimo è di 480 euro, ma il bonus viene corrisposto mensilmente in quote da 40 euro, per ogni mese effettivo di attività lavorativa.
Attenzione però: nel momento in cui il secondo figlio (o il più piccolo, in caso di famiglie con più di due figli) raggiunge l?età limite prevista, non sarà possibile avere ulteriori mensilità.
A titolo d'esempio, se una lavoratrice ha diritto oggi al bonus ma il figlio compie 10 anni nel mese di ottobre, l?importo spettante sarà pari a 400 euro, relativi ai dieci mesi precedenti.
Come si può notare, questo contributo ha poco a che vedere con il bonus mamme.
Una misura che, come precisa il Post, continuerà ad essere valida fino al 2026 "per le donne con un contratto a tempo indeterminato e almeno tre figli, fino al compimento del 18esimo anno di età del minore".
Quando arriva il bonus da 480 euro per le mamme lavoratrici
Al momento, il bonus è ancora in attesa del decreto attuativo del ministro del Lavoro (di concerto con il ministro dell?Economia e delle Finanze).
Senza questo passaggio legislativo, l?INPS (ente gestore della misura) non può fornire le indicazioni per la disciplina e la gestione del bonus.
Bisognerà quindi attendere ancora un po' prima di poter presentare domanda per questo bonus.
Una volta pubblicato il decreto, sarà sufficiente seguire le indicazioni ufficiali dell?INPS per richiedere il beneficio da 480 euro.
Per fortuna il tempo non manca: le mensilità coperte dal bonus vanno da gennaio a novembre 2025, ma l?importo sarà liquidato tutto insieme nella mensilità di dicembre.