Bonus edilizi 2025, meno detrazioni per i contribuenti che superano i nuovi limiti di reddito

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 16/06/2025 10:15

Bonus edilizi 2025, meno detrazioni per i contribuenti che superano i nuovi limiti di reddito

Sempre meno contribuenti potranno sfruttare al meglio i bonus edilizi disponibili nel 2025.

Con le nuove disposizioni introdotte dalla Legge di Bilancio 2025, molti rischiano infatti di ottenere ben poco dalle agevolazioni fiscali previste per i lavori (ad esempio) di ristrutturazione.

Vediamo chi rischia di non guadagnarci più nulla con i bonus edilizi e a quanto ammonta la perdita in termini di risparmio fiscale.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale del Commercialista Allievi.

Bonus edilizi 2025, meno detrazioni per i contribuenti che superano questi limiti di reddito

Con l'articolo 1, comma 10 della Legge di Bilancio 2025 viene introdotto un nuovo articolo nel DPR 917/1986 (noto come "Testo Unico delle Imposte sui Redditi").

Si tratta dell'articolo 16-ter, che stabilisce nuovi limiti di reddito per accedere alle detrazioni fiscali, inclusi i bonus edilizi previsti per il 2025.

Nel dettaglio, chi ha un reddito superiore a 75mila euro (ma inferiore a 100mila) potrà detrarre al massimo 14.000 euro. Per chi supera i 100mila euro, invece, il limite scende a 8.000 euro.

In pratica, i contribuenti con reddito complessivo superiore a 75mila euro non potranno più beneficiare, ad esempio, del massimale di 96mila euro previsto dal Bonus Ristrutturazioni.

Tra l'altro, i massimali sopramenzionati saranno modulati in base ad un particolare "coefficiente familiare", che va da 0,50 per i nuclei familiari senza figli a carico, a 0,70 per quelli con un solo figlio a carico.

Fino a 1 nel caso di nuclei con tre o più figli (oppure almeno un figlio con disabilità) a carico.

Bonus edilizi 2025, a quanto ammonta la perdita con i nuovi limiti di reddito

Di fronte a queste nuove disposizioni, il risparmio fiscale garantito dai bonus edilizi rischia di ridimensionarsi notevolmente.

Prendiamo il caso di un contribuente con un reddito annuo compreso tra 75mila e 100mila euro, e con un figlio a carico.

Se questo contribuente decidesse di effettuare lavori di ristrutturazione per un importo di 90mila euro, sfruttando il Bonus Ristrutturazione con l’aliquota standard del 50%, non potrebbe più detrarre i 45mila euro previsti finora.

Con i nuovi criteri, infatti, il tetto massimo di spesa detraibile si ridurrebbe a 9.800 euro, cifra ottenuta moltiplicando 14mila per il coefficiente 0,70.

Di conseguenza, avrebbe diritto a una detrazione pari a soli 4.900 euro (ovvero il 50% di 9.800).

Se il reddito fosse invece superiore ai 100mila euro, il massimale scenderebbe ulteriormente a 5.600 euro (8.000 × 0,70), con una detrazione di appena 2.800 euro (appunto il 50% di 5.600).

Bonus edilizi 2025, le spese escluse dal calcolo

Sempre a proposito dei bonus edilizi 2025, con la circolare 6/E/2025, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito alcuni importanti aspetti di questa novità fiscale.

Non solo per quanto riguarda i redditi da calcolare (come quelli soggetti a cedolare secca o a regime forfetario) ma in particolare per le spese escluse dal calcolo stesso.

Come si può leggere nella Circolare, tra le voci escluse dal computo figurano ad esempio le spese sanitarie, gli investimenti in startup e PMI innovative, e le spese con detrazione forfetaria (come quelle per l’acquisto di cani guida per non vedenti).

In ambito prettamente edilizio, sono escluse dal calcolo anche le spese per lavori di ristrutturazione sostenute entro il 31 dicembre 2024 e rateizzate.

In sintesi, queste novità fiscali (tra cui i nuovi limiti di reddito) si applicano solo alle spese sostenute a partire dal 2025, quindi da indicare nella Dichiarazione dei Redditi 2026.

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