Bonus mamme e non solo, Governo al lavoro su nuove misure per le lavoratrici

Niccolò Mencucci Niccolò Mencucci - 10/07/2025 10:15

Bonus mamme e non solo, Governo al lavoro su nuove misure per le lavoratrici

Non solo bonus mamme: per le lavoratrici con figli a carico potrebbe arrivare qualcosa in più.

Il Governo Meloni è infatti al lavoro per inserire nella prossima Legge di Bilancio nuove misure per supportare economicamente (e fiscalmente) le lavoratrici oggi mamme.

Vediamo quali sono le ipotesi attualmente sul tavolo e quali potrebbero essere i requisiti per accedere a questi nuovi benefici.

Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di RadioUCI Redazione.

Non solo bonus mamme, ipotesi maxi-detrazione per le lavoratrici

Secondo quanto riportato dal Messaggero, tra le ipotesi al vaglio del Governo c?è quella di introdurre una maxi-detrazione fiscale superiore ai 2.500 euro per le madri lavoratrici.

Un'idea che in realtà sarebbe nient'altro che la prosecuzione del cosiddetto "quoziente familiare? per le detrazioni, già introdotto con l?ultima Manovra.

Pertanto, nella prossima Legge di Bilancio, l?Esecutivo potrebbe introdurre una sorta di "super-detrazione" pari a:

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    2.500 euro per il primo figlio,

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    ulteriori 7.500 euro alla nascita del secondo figlio,

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    fino a 12.500 euro per il terzo,

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    e 17.500 euro per il quarto figlio.

Tuttavia, al momento, questa misura sarebbe pensata esclusivamente per le lavoratrici madri, e non per i padri.

"Solo in caso di incapienza dei redditi della donna, la detrazione potrebbe essere in parte ceduta anche all?altro genitore", si legge sul Messaggero.

Tutte le altre ipotesi al vaglio del Governo

A parte la maxi detrazione, l'Esecutivo targato Meloni starebbe valutando ulteriori interventi per "garantire l?accesso agli asili nido e alle scuole materne in modo continuato e con una offerta di qualità".

Ovverosia: potenziare la rete dei nidi pubblici e privati e rafforzare i bonus esistenti.

Come il bonus asilo nido, una misura pensata per aiutare le famiglie a garantire ai propri figli la frequenza degli asili nido (siano essi pubblici o privati autorizzati), oppure a sostenere forme di assistenza domiciliare in caso di gravi patologie croniche.

Previsto per chi ha figli con meno di tre anni, il bonus va da un minimo di 1.500 euro (anche senza ISEE) fino a un massimo di 3.600 euro all?anno (solo per chi presenta un ISEE molto basso).

Si tratta di un bonus che è stato rivisitato spesso negli ultimi anni, e che addirittura, recentemente, è stato sospeso per alcuni contribuenti.

L?intenzione dell?Esecutivo sarebbe di semplificare l?accesso a questo bonus, già oggi richiesto da oltre 480 mila famiglie, secondo i dati riportati dal Messaggero.

Che fine ha fatto il bonus mamme lavoratrici?

Infine, l'Esecutivo dovrà decidere il futuro di un contributo chiave: quello del bonus mamme lavoratrici.

Per chi non se lo ricordasse, il bonus consiste oggi in una misura da 40 euro al mese per 12 mesi, che verrà erogata in un?unica soluzione a dicembre 2025.

Ma solo per le lavoratrici madri:

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    con contratto a tempo determinato o lavoro autonomo,

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    con due figli a carico,

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    con un reddito massimo di 40mila euro.

E solo fino al compimento dei 10 anni del figlio più piccolo.

Per le madri con tre o più figli e contratto a tempo indeterminato, resta attivo anche l?esonero dei contributi previdenziali fino a 3.000 euro l?anno: una misura che rimarrà in vigore almeno fino alla fine del 2025.

Infatti, il prossimo appuntamento è a fine anno, quando il Governo sarà chiamato a decidere se riconfermare le misure attualmente in vigore. Oppure sostituirle, magari con la super-detrazione sopramenzionata.

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