Per i contribuenti beneficiari del bonus prima casa arriva una novità interessante dall?Agenzia delle Entrate.
Con una recente risposta, l?Agenzia ha infatti chiarito che, almeno teoricamente, c?è ancora del tempo per non perdere il diritto all?agevolazione fiscale sull?acquisto di un nuovo immobile residenziale.
Vediamo nel dettaglio il caso in questione e in quali casi è possibile usufruire di questa proroga.
Per saperne di più in merito all'argomento, consigliamo di approfondire al meglio la questione con questo video YouTube, con ringraziamento al canale di Informazione Fiscale.
Bonus prima casa 2025, ora hai più tempo per non perdere l'agevolazione: la novità
Facciamo prima un breve riepilogo della vicenda. Recentemente un contribuente si era rivolto all?Agenzia delle Entrate per avere chiarimenti sul bonus prima casa 2025.
In particolare per quanto riguarda il tempo entro cui è possibile rivendere un immobile già posseduto.
Stando a quanto riportato sul sito dell'Agenzia, il bonus spetta anche per chi è proprietario di "un immobile acquistato con le agevolazioni prima casa, a condizione però che la casa già posseduta sia venduta entro un anno dal nuovo acquisto".
Il problema nasceva dal fatto che il secondo acquisto, con agevolazione "prima casa?, era stato effettuato il 25 gennaio 2024, e che "a causa di ritardi da parte della banca, non è riuscito a vendere entro il 25 gennaio 2025", appunto entro l'anno come richiesto dalla norma.
Fortunatamente, nella sua risposta, l?Agenzia ha precisato che i termini per la rivendita possono essere estesi a due anni, a patto che non siano già scaduti entro la fine del 2024.
Questo perché l?articolo 1, comma 116, della Legge di Bilancio 2025, non stabilisce un limite riferito esclusivamente agli atti di acquisto stipulati dal 1 gennaio 2025 in poi.
Di conseguenza, il contribuente che ha acquistato nel gennaio 2024 rientra nei casi ammessi alla proroga.
In poche parole, avrà tempo fino al 25 gennaio 2026 per vendere l?abitazione precedentemente posseduta, senza perdere i benefici fiscali ottenuti con il nuovo acquisto.
Bonus prima casa 2025, i requisiti per averlo
Per chi non se lo ricordasse, il bonus prima casa è destinato soltanto ai contribuenti che vogliono acquistare una nuova abitazione e adibirla a "principale" (appunto a "prima casa").
Tale immobile deve però rientrare in una delle seguenti categorie catastali:
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A/11 (abitazioni e alloggi tipici dei luoghi).
Di contro, non si ha diritto al bonus se l'abitazione appartiene alle categorie catastali:
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A/1 (immobili signorili);
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A/8 (abitazioni in ville);
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A/9 (castelli e palazzi di eminenti pregi artistici e storici).
Oltre alla categoria catastale, è necessario che l?immobile si trovi nel Comune in cui l?acquirente ha la propria residenza e/o svolge la propria attività.
In alternativa (come previsto dall?articolo 2 del decreto-legge n. 69/2023) è possibile beneficiare del bonus anche se l?immobile si trova nel territorio del Comune di nascita o in quello in cui aveva la residenza o svolgeva la propria attività prima del trasferimento *"se l?acquirente si è trasferito all?estero per ragioni di lavoro e ha risieduto o svolto la propria attività in Italia per almeno cinque anni".
Infine, il contribuente non deve essere già titolare, nello stesso Comune, di un?altra abitazione acquistata con le stesse agevolazioni.

Bonus prima casa 2025, quanto si risparmia
Anche se meno generoso rispetto al bonus "under 36?, il bonus prima casa garantisce comunque un buon risparmio fiscale.
Ad esempio, l?imposta di registro si riduce dal 9% al 2%, e le imposte ipotecarie e catastali ammontano a soli 50 euro ciascuna. Va comunque ricordato che l?imposta di registro, anche se ridotta, non può essere inferiore a 1.000 euro.
Attenzione però: se l?acquisto avviene da un?impresa, quindi con vendita soggetta a IVA, si applica l?IVA agevolata al 4% invece del 10%, mentre le imposte di registro, ipotecarie e catastali sono fisse a 200 euro.