Borsa Italiana in calo: Piazza Affari chiude con un -0,35%

23/01/2024 17:38

Borsa Italiana in calo: Piazza Affari chiude con un -0,35%
Le borse europee hanno chiuso la seduta in ribasso, con il Ftse Mib che ha registrato una perdita dello 0,35% a 30.077 punti. Tra le principali aziende di Piazza Affari, Saipem ha registrato un aumento del 2,85%, seguita da Campari (+2,45%) e Iveco Group (2,3%). Al contrario, le utilities Hera (-2,8%) e A2a (-2,6%), così come Leonardo (-2,2%) e Ferrari (-2,1%), hanno registrato una diminuzione dei prezzi.
Intanto, Wall Street ha registrato un modesto calo, con particolare attenzione ai risultati trimestrali delle aziende. Stasera saranno pubblicati i risultati finanziari di Netflix, che ha da poco siglato un accordo da 5 miliardi di dollari per trasmettere gli eventi di wrestling della WWE. Inoltre, si seguono con interesse le primarie presidenziali repubblicane nel New Hampshire.

Gli operatori di mercato continuano a valutare le prospettive di possibili tagli dei tassi da parte delle banche centrali, in particolare in vista della riunione della Bce prevista tra due giorni e del meeting della Fed alla fine del mese.
La Bank of Japan ha mantenuto invariata la politica monetaria, sottolineando che le aspettative deflazionistiche sono ancora presenti in Giappone. Il governatore Ueda ha dichiarato che la banca centrale ritiene che ci sia una maggiore possibilità di raggiungere l'obiettivo, ma è difficile dire quando verrà abbandonata la politica ultra-accomodante attuale.

A livello macroeconomico, l'indicatore della fiducia dei consumatori nell'Eurozona ha registrato una diminuzione inaspettata a gennaio, attestandosi a -16,1 punti rispetto ai -14,3 attesi. Negli Stati Uniti, l'indice manifatturiero della Fed di Richmond è sceso a -15 punti a gennaio, peggio delle previsioni. Nei prossimi giorni saranno pubblicati gli indici PMI e il PIL degli Stati Uniti per il quarto trimestre.
Lo spread tra i titoli di stato italiani e quelli tedeschi si è ampliato a 156 punti base, con il rendimento del decennale italiano che è salito al 3,91% e quello del Bund al 2,34%, mentre i titoli di stato decennali statunitensi si sono attestati al 4,14%.

Nel mercato delle materie prime, il prezzo del petrolio Brent si è mantenuto intorno agli 80 dollari al barile, con particolare attenzione alle tensioni in corso in Medio Oriente. Gli Stati Uniti hanno consigliato cautela per le navi che transitano nel Mar Rosso, ma non ritengono necessario sospendere il traffico marittimo nella regione.
Nel mercato valutario, il cambio euro/dollaro ha registrato una deprezzamento a 1,083, mentre il dollaro/yen ha recuperato terreno a 148,5 dopo la riunione della Bank of Japan.

(Redazione Traderlink)

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