Borsa italiana in ribasso, settore lusso sotto pressione. FTSE MIB -0,4%.

28/11/2023 10:04

Borsa italiana in ribasso, settore lusso sotto pressione. FTSE MIB -0,4%.
Piazza Affari ha registrato una diminuzione, con vendite nel settore del lusso. Il FTSE MIB è sceso dello 0,4%, mentre il FTSE Italia All-Share ha segnato lo stesso calo, il FTSE Italia Mid Cap è diminuito dello 0,5% e il FTSE Italia STAR è sceso dello 0,7%. Anche i mercati azionari europei sono deboli: l'EURO STOXX 50 è sceso dello 0,5%, il FTSE 100 dello 0,6%, il DAX dello 0,2%, il CAC 40 dello 0,6% e l'IBEX 35 è aumentato dello 0,1%.
I futures sugli indici azionari americani sono leggermente in calo: l'S&P 500 dello 0,1%, il NASDAQ 100 dello 0,2% e il Dow Jones Industrial dello 0,0%. Nella sessione precedente, gli indici principali degli Stati Uniti hanno chiuso in ribasso, con il S&P 500 in calo dello 0,20%, il NASDAQ Composite dello 0,07% e il Dow Jones Industrial dello 0,16%.

Nel mercato azionario giapponese, l'indice Nikkei 225 ha chiuso in ribasso dello 0,12%. Le borse cinesi sono incerte, con l'indice CSI 300 di Shanghai e Shenzhen che ha chiuso in rialzo dello 0,19% e l'Hang Seng di Hong Kong che al momento registra un calo del 0,98%. L'euro si avvicina al massimo dall'11 agosto rispetto al dollaro, toccando martedì scorso quota 1,0966.
Al momento, l'EUR/USD si attesta intorno a 1,0945. I BTP sono stabili, mentre lo spread si sta deteriorando. Il rendimento del decennale è al 4,30% (come nella chiusura precedente), con lo spread sul Bund a 176 punti base (173) (dati MTS). Il settore del lusso è in calo, con Moncler in calo del 2,1%, Brunello Cucinelli del 2,0%, LVMH del 2,5%, Kering del 2,5%, Christian Dior del 2,4%, Hermes del 1,1% e Richemont del 2,5%.

Telecom Italia perde terreno dello 0,9%: Andrea Duilio, amministratore delegato di Sky Italia, ha dichiarato al Corriere della Sera che il gruppo entrerà nel settore della telefonia mobile con il supporto del partner tecnologico Fastweb. Enel è debole, con una diminuzione dello 0,3%. La Stampa riporta che il gruppo punta a cedere il 49% della divisione batterie e non più la maggioranza, con un ricavo stimato tra 0,8 e 1,0 miliardi di euro.
Tra gli interessati ci sono Sosteneo (nuova società di gestione del risparmio di Generali Investments), Infravia e Dif (controllata da CVC). Eni invece è in aumento dello 0,3%, grazie alle indiscrezioni raccolte da Reuters secondo cui il gruppo ha vinto un arbitrato internazionale relativo a un contratto di fornitura di gas naturale liquefatto (GNL) con la tedesca Uniper: quest'ultima dovrà pagare a Eni 600 milioni di dollari (548 milioni di euro).

Buon avvio di seduta per Iveco Group, che registra un aumento del 1,7%. Ieri la Banca Europea per gli Investimenti (BEI) ha concesso al gruppo finanziamenti fino a 500 milioni di euro per la decarbonizzazione del settore dei trasporti. Gli investimenti verranno realizzati entro la fine del 2025 principalmente in Italia, ma anche in Germania, Francia, Spagna, Repubblica Ceca e Svizzera.
Olidata registra un forte aumento del 5,5%: il gruppo, tramite la controllata Sferanet, ha ottenuto un accordo quadro del valore di circa 25 milioni di euro per i prossimi 3 anni (più ulteriori 2 anni opzionali) per prodotti software indetto da Snam. Per quanto riguarda gli appuntamenti macroeconomici di oggi, negli Stati Uniti alle 15:00 sono attesi i dati sull'indice S&P-Case/Shiller (prezzi delle abitazioni) e sull'indice FHFA (prezzi delle abitazioni), alle 16:00 saranno pubblicati i dati sull'indice di fiducia dei consumatori (Conference Board) e sull'indice di Richmond Fed (manifatturiero), mentre alle 22:30 saranno comunicate le variazioni settimanali delle scorte di petrolio (API).

(NEWS Traderlink)

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