Il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha ufficializzato una nuova emissione di BOT, i Buoni Ordinari del Tesoro, fissata per martedì 29 luglio 2025. Si tratta di un’occasione di investimento molto attesa da risparmiatori e investitori istituzionali, in un contesto di tassi in rialzo e di crescente interesse verso strumenti a breve termine.
Questi titoli, emessi con scadenza semestrale, rappresentano una delle forme più sicure e accessibili per chi cerca una gestione efficiente della liquidità senza rinunciare a un rendimento competitivo.
Ma quali sono le caratteristiche dei BOT del 29 luglio 2025? Quando avverrà il regolamento? Quali vantaggi fiscali offrono rispetto ad altri strumenti di investimento?
Scopriamolo insieme.
Prima però vi lasciamo al video YouTube di The New Finance Federico Munari come investire in Bot.
Le caratteristiche dei BOT in emissione il 29 luglio 2025
L’asta del 29 luglio 2025 riguarda una nuova emissione di BOT semestrali, con data di regolamento fissata per giovedì 31 luglio 2025 e scadenza il 30 gennaio 2026. I BOT (Buoni Ordinari del Tesoro) sono titoli zero coupon, ovvero privi di cedola, che garantiscono un rendimento calcolato dalla differenza tra prezzo di acquisto e valore di rimborso (sempre pari a 100).
L’ammontare offerto in questa tornata è di 6,5 miliardi di euro, distribuiti tramite asta competitiva gestita dalla Banca d’Italia e riservata agli operatori autorizzati. I risparmiatori retail possono sottoscrivere i titoli tramite la propria banca o intermediario, per importi a partire da 1.000 euro.
Il collocamento supplementare, pari al 10% dell’offerta ordinaria, potrà essere attivato successivamente. Il MEF ha anche confermato che alla stessa data andranno in scadenza BOT per un totale di 9,675 miliardi di euro, tutti relativi alla precedente emissione semestrale.
Calendario ufficiale dell’asta BOT: le date da segnare
Il processo di emissione dei BOT segue una tempistica rigorosa. Ecco le tappe fondamentali della nuova emissione:
- 28 luglio 2025: comunicazione ufficiale del MEF con tutti i dettagli tecnici, inclusa la tranche e l’importo definitivo.
- 29 luglio 2025 (ore 11.00): termine per la presentazione delle domande da parte degli intermediari finanziari che operano per conto dei risparmiatori.
- 30 luglio 2025 (ore 11.00): si svolgerà l’asta competitiva tra gli operatori specializzati.
- 31 luglio 2025: data di regolamento, giorno in cui i BOT entrano ufficialmente in circolazione e vengono accreditati nei dossier titoli degli investitori.
Una volta collocati, i BOT possono essere liberamente scambiati sul mercato secondario, offrendo agli investitori la possibilità di disinvestire anche prima della naturale scadenza.
Tassazione, rendimento e rischi: è il momento giusto per investire in BOT?
I BOT sono spesso considerati una delle scelte migliori per chi cerca investimenti a basso rischio. Essendo titoli di Stato italiani, il rimborso è garantito dallo Stato, e la loro breve durata (183 giorni) riduce l’esposizione a oscillazioni di mercato.
Dal punto di vista fiscale, offrono un regime agevolato con tassazione al 12,5%, nettamente inferiore rispetto al 26% previsto su altri strumenti come conti deposito o fondi monetari. Questo rende i BOT particolarmente vantaggiosi dal punto di vista del rendimento netto.
Con l’attuale politica monetaria della BCE, che mantiene i tassi di riferimento elevati, i BOT in asta continuano a offrire rendimenti competitivi. Tuttavia, gli investitori devono considerare anche i rischi: una vendita anticipata sul mercato potrebbe avvenire a un prezzo inferiore rispetto a quello di acquisto, specialmente in caso di variazioni dei tassi d’interesse o di minore liquidità.
Per chi cerca uno strumento flessibile, sicuro e fiscalmente efficiente, i BOT si confermano una soluzione ideale per la gestione della liquidità nel breve periodo, da affiancare a titoli di medio-lungo termine per una diversificazione completa.