BTP e BTP Green: il MEF annuncia una nuova emissione a 5 anni e la riapertura del Green 2037

Benna Cicala Benna Cicala - 05/06/2025 07:45

BTP e BTP Green: il MEF annuncia una nuova emissione a 5 anni e la riapertura del Green 2037

Il Ministero dell’Economia e delle Finanze torna protagonista sul fronte delle emissioni obbligazionarie. Con un comunicato ufficiale, il MEF ha affidato a sei istituti finanziari internazionali il mandato per un’emissione sindacata in dual tranche, che comprenderà due importanti operazioni: l’introduzione di un nuovo BTP a 5 anni, con scadenza 1° ottobre 2030, e la riapertura del BTP Green 2037, già collocato nel maggio 2024 con cedola al 4,05%.

Si tratta di un intervento strategico per rispondere alla domanda degli investitori e, al contempo, per rafforzare la componente green del debito pubblico italiano, sempre più centrale nelle politiche finanziarie europee.

Ma quali sono le caratteristiche di questa nuova emissione? Chi sono gli operatori coinvolti? E come verranno utilizzati i fondi raccolti tramite i BTP Green? Scopriamolo insieme.

Prima però vi lasciamo al video YouTube di Fratelli in Finanza sui Btp Green 2037.

Nuovo BTP a 5 anni: le caratteristiche dell’emissione

L’operazione riguarda la creazione di un nuovo titolo benchmark del Tesoro: un BTP con durata quinquennale e scadenza 1° ottobre 2030. Come confermato dal MEF, la gestione dell’emissione è stata affidata a un pool di sei colossi bancari: Banco Santander, Barclays Bank Ireland, BNP Paribas, BofA Securities Europe, Crédit Agricole CIB e Société Générale.

Questa nuova tranche rientra nella strategia di diversificazione del debito italiano, puntando su uno strumento che coniuga durata media e attrattività per il mercato retail e istituzionale. La scelta del formato sindacato permette al Tesoro di accedere a un pubblico più ampio, garantendo maggiore visibilità e, potenzialmente, una migliore allocazione del titolo.

La data della transazione non è ancora ufficiale, ma verrà stabilita in funzione delle condizioni di mercato, così da garantire un collocamento efficace in un momento favorevole.

Riapertura del BTP Green 2037: investimenti sostenibili al centro

Oltre al nuovo titolo a 5 anni, il Tesoro ha annunciato la riapertura del BTP Green 2037, con una cedola annua del 4,05% e scadenza fissata al 30 ottobre 2037. L’importo massimo della riapertura sarà di 5 miliardi di euro, secondo la formula no grow, ovvero senza possibilità di ampliamento dell’ammontare.

I BTP Green sono strumenti emessi dal MEF con l’obiettivo di finanziare progetti e spese pubbliche con impatto ambientale positivo, in linea con la Tassonomia europea e gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) delle Nazioni Unite.

Le risorse raccolte con l’emissione del BTP Green 2025 saranno destinate a sei categorie di spesa ambientale:

  • Efficienza energetica
  • Trasporti sostenibili
  • Energie rinnovabili
  • Economia circolare e controllo dell’inquinamento
  • Tutela della biodiversità
  • Ricerca ambientale

Particolare attenzione sarà data a interventi edilizi per la riqualificazione energetica e progetti infrastrutturali ferroviari per favorire una mobilità a basso impatto. I fondi verranno impiegati sia per spese del 2024 e 2025, sia per attività già concluse nei tre anni precedenti, purché documentate e rendicontabili in modo chiaro.

Obbligazioni green e strategia del MEF: il ruolo della finanza sostenibile

Con la combinazione di un nuovo BTP a 5 anni e la riapertura del BTP Green, il Tesoro italiano conferma la volontà di rafforzare l’offerta di titoli di Stato sostenibili e di consolidare la propria posizione tra i paesi europei più attivi nella finanza green.

Il “Green Bond Framework”, pubblicato nel 2021, definisce in modo rigoroso le linee guida per garantire la coerenza ambientale delle emissioni green. Solo le spese con un impatto chiaro e misurabile possono rientrare nel perimetro ammissibile, contribuendo a progetti di riduzione delle emissioni, miglioramento dell’efficienza e protezione del capitale naturale.

La trasparenza è uno dei pilastri della strategia: ogni emissione è accompagnata da report annuali sull’impiego delle risorse e valutazioni di impatto per verificare i benefici ambientali raggiunti.

L’operazione duale, che coniuga rendimento e responsabilità ambientale, sarà quindi un banco di prova importante per il MEF e un’opportunità per gli investitori attenti alla sostenibilità e alla solidità del debito sovrano italiano.

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