Bund, la BCE detta il ritmo

12/09/2022 17:00

Bund, la BCE detta il ritmo

Bund, la BCE detta il ritmo

Il gap negativo del 6-7 settembre dice tutto di un mercato che reagisce in modo prevedibile al tono “hawkish” della BCE, dopo un rialzo storico di 75 punti base su tutti e tre i tassi, rifinanziamento principale, rifinanziamento marginale e depositi presso la banca centrale, con nubi pesanti e cariche di recessione sull’Eurozona.

Tecnicamente, la barra negativa “Outside Day” dell’8 settembre annuncia il test del minimo del 16 giugno scorso, a 140 euro circa, anche se l’indicatore RSI a 14 sedute segnala una situazione tecnica di ipervenduto, suggerendo la possibilità di un rally tecnico a ritestare la resistenza rappresentata dall’area del gap, 145-147 euro circa.

Un inaspettato superamento di tale livello aprirebbe uno scenario positivo, con livelli chiave di resistenza successivi nell’area compresa tra la media mobile esponenziale a 20 sedute, a 149 euro circa, il minimo della seduta del 21 luglio scorso, 149, e la media mobile esponenziale a 50 sedute, a 151 euro.

Ma il peso delle prove cospira a favore della debolezza, anche in presenza di un eventuale correzione positiva dettata da motivi tecnici.

BTP future sempre debole

Sembra riverberarsi in maniera tecnicamente meno accentuata per il BTP nostrano la notizia del rialzo dei tassi.

Anche in questo caso il grafico sembra orientato verso un test del minimo del 14 giugno, a 113 euro circa, ma il livello segnalato dall’indicatore RSI a 14 sedute, non è così negativo come l’omologo tedesco.

Una eventuale correzione positiva troverebbe il suo livello di resistenza immediato nell’area compresa tra il minimo del 21 luglio, 119 euro, e il massimo del 5 settembre, 121 euro circa, che rappresenta anche il livello della media mobile esponenziale a 20 sedute.

Anche in questo caso, tuttavia, il peso dell’evidenza costringe a privilegiare uno scenario di debolezza anche nel caso in cui si verificasse una correzione verso l’alto dettata da motivazioni puramente tecniche. Se i prezzi dovessero proseguire il movimento ribassista, sarebbe cruciale la tenuta tecnica del supporto a 113 euro, ritracciamento di Fibonacci del 61,8% circa, calcolato avendo come riferimenti il minimo del novembre 2011 e il massimo dell’agosto 2021.

Supporto successivo il 78,6% di tale ritracciamento, a 102 euro circa.

T-Bonds. I prezzi proseguono verso il supporto chiave

L’azione dei prezzi prosegue negativamente, all’interno di un piccolo canale ribassista tracciato a partire dal massimo del 10 agosto. Imminente il test del minimo del 16 giugno, a 131 dollari, in considerazione della debolezza dei prezzi di chiusura delle sedute dell’8 e del 9 settembre.

Una confutazione di queste conclusioni necessiterebbe di una rottura del lato alto del canale suddetto, che funge da resistenza dinamica, e dalla proiezione dei prezzi a testare la media mobile esponenziale a 20 sedute, a 136 dollari circa, ma non ci appare l’ipotesi da privilegiare.

Sotto un profilo strutturale di più ampio respiro, si nota che i prezzi sono orientati verso il lato inferiore del grande canale discendente disegnato a partire dal massimo del 9 marzo 2020.

Sul grafico settimanale, la settimana appena conclusa costituisce la sesta settimana negativa consecutiva anche se l’indicatore RSI a 14 sedute sul medesimo grafico non indica livelli di ipervenduto.

Prepararsi al test cruciale del supporto a 131 dollari.

 

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© TraderLink News - Direttore Responsabile Marco Valeriani - Riproduzione vietata

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