Nella busta paga di luglio 2025 potrebbero comparire voci straordinarie per milioni di lavoratori italiani. Non si tratta di un incremento generalizzato, ma di un insieme di indennità, mensilità aggiuntive e bonus previsti da alcuni contratti collettivi o da misure economiche già attivate. Il cedolino che arriverà a il 23 luglio, o nei primi giorni di agosto, conterrà per molti importi superiori rispetto al consueto.
Ma quali dipendenti pubblici riceveranno un aumento grazie all’indennità di vacanza contrattuale? Chi ha diritto alla quattordicesima INPS? In quali settori sarà accreditato un bonus extra? Prima di passare in rassegna le voci che caratterizzeranno gli stipendi di luglio, vi lasciamo al video YouTube di Karim Mejiri sulle 7 misure che possono aumentare lo stipendio netto.
Aumenti in busta paga luglio 2025 per i dipendenti pubblici: l’effetto dell’indennità di vacanza contrattuale
Una delle principali novità previste nella busta paga di luglio 2025 riguarda l’indennità di vacanza contrattuale (IVC), riconosciuta a tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione. A partire dal 1° luglio, l’IVC sale dallo 0,5% all’1% della retribuzione tabellare annua. Si tratta di un raddoppio deciso dalla legge di Bilancio 2025 per compensare il mancato rinnovo dei contratti collettivi.
L’indennità, riconosciuta a circa 3,66 milioni di lavoratori pubblici, è imponibile e soggetta a tassazione ordinaria. Per effetto dell’aumento, i valori lordi mensili risultano quasi doppi rispetto al trimestre precedente.
Alcuni esempi:
- Funzionario dei ministeri: da 10,57 a 21,14 euro lordi
- Docente scuola secondaria (28-34 anni di anzianità): da 14,10 a 28,20 euro
- Infermiere ospedaliero livello C1: incremento proporzionale al livello retributivo
L’indennità di vacanza contrattuale ha natura di acconto e sarà riassorbita negli arretrati al momento della firma del contratto collettivo. Tuttavia, rappresenta una misura temporanea per preservare il potere d’acquisto durante la fase di stallo negoziale.
Quattordicesima a luglio 2025: calcolo e requisiti nella busta paga
Un’altra voce rilevante nella busta paga di luglio 2025 è la quattordicesima INPS, prevista per i lavoratori dipendenti del settore privato il cui contratto collettivo nazionale ne regola l’erogazione. Non si tratta di una misura automatica: la quattordicesima spetta solo se il CCNL di categoria lo prevede.
I settori in cui viene normalmente riconosciuta sono:
- Commercio
- Turismo
- Logistica
- Studi professionali
- Vigilanza privata
- Pulizie industriali
Ne restano esclusi i lavoratori del settore pubblico, bancario, metalmeccanico e domestico.
L’importo è calcolato come un dodicesimo della retribuzione lorda mensile per ogni mese lavorato da luglio 2024 a giugno 2025. Se si è lavorato per l’intero periodo, si riceve una mensilità intera, al lordo delle imposte. La tassazione è più elevata rispetto allo stipendio ordinario, poiché non si applicano le detrazioni fiscali mensili. Di conseguenza, il netto può risultare inferiore alle aspettative.
L’erogazione della quattordicesima avviene solitamente insieme al cedolino di luglio, ma alcune aziende possono anticiparla a giugno o posticiparla ad agosto tramite un cedolino separato.
Bonus commercio luglio 2025: importi dell'indennità una tantum per i lavoratori del terziario
Nella busta paga di luglio 2025 entra anche la seconda tranche dell’indennità una tantum prevista dal rinnovo del contratto collettivo nazionale Confcommercio e Confesercenti, firmato nel 2024. Il bonus è destinato a circa 3 milioni di lavoratori impiegati nei settori commercio, distribuzione e servizi.
Gli importi variano in base al livello di inquadramento:
- Quadro: 303,81 euro lordi
- I livello: 273,67 euro
- III livello: 202,34 euro
- V livello: 158,11 euro
- VII livello: 121,53 euro
Per gli operatori di vendita:
- Prima categoria: 165,20 euro
- Seconda categoria: 138,69 euro
Il pagamento di luglio segue quello di febbraio e anticipa il prossimo aumento retributivo previsto a novembre 2025, parte di un percorso di adeguamento salariale che proseguirà fino a febbraio 2027.
Il bonus è cumulabile con la quattordicesima e sarà accreditato direttamente nel cedolino, al lordo delle ritenute fiscali. L’obiettivo dell’intesa contrattuale è rafforzare il potere d’acquisto dei lavoratori del terziario, particolarmente esposti agli effetti dell’inflazione e alla rigidità salariale.