La rivoluzione stablecoin sta infiammando il settore dei pagamenti: Amazon e Walmart valutano il lancio dei propri token digitali, mentre Shopify ha già integrato i pagamenti in USDC per milioni di merchant in oltre 30 Paesi. Gli entusiasti parlano di una minaccia esistenziale per i giganti delle carte di credito Visa e Mastercard, ma la realtà sembra più sfumata.
Perché i big del retail puntano sugli stablecoin?
L’obiettivo è chiaro: ridurre le commissioni dei circuiti tradizionali, accelerare i tempi di regolamento e offrire nuove forme di reward ai clienti. Shopify, ad esempio, offre cashback fino allo 0,5% e punta su transazioni rapide e costi ridotti grazie all’integrazione con Coinbase e Stripe. Amazon e Walmart, invece, stanno studiando stablecoin ancorate al dollaro per rafforzare il controllo sui flussi di pagamento e, forse, creare un consorzio di merchant per un token condiviso.
Il vero ostacolo? L’adozione di massa
Secondo gli analisti di Jefferies, però, la vera sfida è convincere i consumatori a cambiare abitudini: “Il valore per i commercianti è evidente, ma fatichiamo a vedere cosa spingerebbe davvero i consumatori ad adottare gli stablecoin”. Sconti e cashback potrebbero non bastare, e la fedeltà ai metodi di pagamento tradizionali resta un fattore sottovalutato.
Stablecoin: minaccia reale o solo hype?
Nonostante l’hype, Jefferies non vede negli stablecoin una minaccia imminente per Visa e Mastercard: “Non c’è ancora un caso d’uso convincente per il consumatore”. Anche se la tecnologia promette efficienza e risparmi, per ora la rivoluzione resta sulla carta. Se Amazon e Walmart dovessero davvero lanciare i propri token, il modello sarebbe simile a un portafoglio chiuso digitale, come la REDcard di Target, limitando l’impatto sul mercato dei pagamenti aperto.
Altre sfide in Europa per Visa e Mastercard
Epi Company ed EuroPa hanno annunciato una collaborazione per creare un'alternativa a Visa e MasterCard. L'iniziativa punta a rafforzare la sovranità europea nei pagamenti, consentendo transazioni senza soluzione di continuità. Il progetto si applicherà a "tutti i casi d'uso" nei mercati europei e riguarderà 15 paesi europei e oltre 380 milioni di persone. Saranno coinvolti i servizi di pagamento Bancomat, Bizum e Mb Way, insieme a altri sistemi come Blik, Iris e Vipps Mobile Pay. Il nuovo sistema di pagamento, Wero, consente agli utenti di effettuare pagamenti senza passare per una carta Visa o MasterCard. Tra i sostenitori di Wero ci sono Nexi, Wordline, Bnp Paribas, Crédit Agricole, Société générale, Deutsche Bank, Rabobank, Ing e Kbc. I pagamenti nei negozi fisici saranno possibili grazie all'acquisizione di iDeal da parte di Wero nel 2023.
Prospettive future
Mentre il settore osserva e sperimenta, Visa e Mastercard non stanno a guardare: entrambe hanno già annunciato l’integrazione degli stablecoin nei loro circuiti globali entro il 2025, a conferma che la partita è aperta, ma il dominio delle carte resta solido almeno per ora.
(Redazione)
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