Consiglio e Parlamento Europeo, accordo per rafforzare la gestione delle crisi bancarie

26/06/2025 17:43

Consiglio e Parlamento Europeo, accordo per rafforzare la gestione delle crisi bancarie

Ieri il Consiglio Europeo e il Parlamento Europeo hanno siglato un accordo politico per realizzare una riforma della disciplina per la gestione delle crisi e l'assicurazione dei depositi (CMDI) delle banche UE. La riforma migliora il processo di risoluzione per gli istituti di piccole e medie dimensioni, dando loro la possibilità di accedere a reti di sicurezza di settore come strumento aggiuntivo di finanziamento delle risoluzioni. L'accordo segna un altro passo verso il completamento dell'unione bancaria.

Grazie all'accordo odierno le banche in dissesto potranno usare i propri fondi di garanzia dei depositi per "colmare il buco", ovvero compensare l'ammanco delle riserve per perdite sul proprio patrimonio e su passività convertibili, il che assicura che le perdite siano in prima istanza sopportate da azionisti e creditori della banca. Se questo non bastasse le banche potranno contare sugli schemi di garanzia dei depositi o fondi per le risoluzioni nazionali (o il Single Resolution Fund, SRF, a livello UE) al fine di finanziare la propria risoluzione senza coinvolgere i depositi. L'accordo prevede che l'accesso a queste reti di protezione sia soggetto a rigidi presidi di sicurezza.

La riforma chiarisce come le autorità competenti nelle risoluzioni debbano condurre la valutazione di pubblico interesse, base per l'avvio di una procedura di risoluzione bancaria. Essa allarga i criteri che danno la preferenza alla risoluzione rispetto alla liquidazione quando la prima risponde meglio alle esigenze di stabilità finanziaria e protezione dei depositi. Grazie a questo principio la liquidazione resta l'opzione standard nei fallimenti bancari, soprattutto per gli istituti di piccole e medie dimensioni, ma rende più probabile per una banca ottenere una valutazione di pubblico interesse positiva.

Le informazioni contenute in questo sito non costituiscono consigli né offerte di servizi di investimento. Leggi il Disclaimer »