Consiglio Europeo: accordo preliminare norme contrasto pratiche pesca non sostenibili

03/06/2025 18:20

Consiglio Europeo: accordo preliminare norme contrasto pratiche pesca non sostenibili

Oggi il Consiglio Europeo ha raggiunto un accordo preliminare con il Parlamento Europeo su nuove e migliori norme per contrastare metodi di pesca consentiti da Stati non EU in merito alla popolazione di pesce di interesse comune. L'obiettivo è quello di salvaguardare la sostenibilità di lungo termine della scorte di pesce condivise e nello stesso tempo assicurare condizioni di competizione corrette per i pescatori europei e proteggere gli interessi dell'industria della pesca UE.

Jacek Czerniak, segretario di Stato della Polonia per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, ha così commentato: "L'accordo odierno ci fornisce strumenti più efficaci nella lotta alle pratiche di pesca non sostenibili consentite da Paesi terzi e nell'incoraggiare la pesca responsabile: siamo determinati nel salvaguardare la sostenibilità di lungo termine delle riserve di pesce condivise e nel proteggere i pescatori europei dalla concorrenza scorretta".

La revisione rende le regole per l'identificazione di Paesi che permettono l'utilizzo di pratiche di pesca non sostenibili più chiare e trasparenti. Con le attuali norme, dopo che è stato stabilito che un Paese permette pratiche di pesca non sostenibili, l'UE può imporre restrizioni come l'embargo delle importazioni. Le nuove norme i Paesi non EU potranno capire meglio le circostanze in base alle quali le loro azioni possono portare a sanzioni UE.

Le nuove norme chiariscono anche che se un Paese terzo decide di istituire quote o misure discriminatorie senza il dovuto riguardo ai diritti, interessi e doveri di altri Paesi e della UE, con la conseguenza di condurre le scorte di pesce a una condizione non sostenibile, la regolamentazione va applicata.

I due legislatori (Parlamento e Consiglio) hanno anche chiarito che le misure previste nelle nuove norme possono essere applicate in tutti i casi dove la collaborazione internazionale è richiesta, compreso il contesto dell'organizzazione della gestione della pesca locale (RFMO).

In aggiunta, Consiglio e Parlamento hanno concordato che la Commissione debba tenerli aggiornati sugli sviluppi e sulle azioni adottate nel caso in cui in Paese individuato come colpevole di mancata collaborazione o sanzionato con limiti alle importazioni.

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